Cercheremo di tradurre concetti difficili, in poche e semplici parole per avere delle basi su cui confrontarsi, riuscendo così ad inquadrare meglio le cose o almeno iniziare a capirci qualcosa…. Tutte le economie sono basate sui mercati: finanziario, reale, del lavoro, ma cosa significa mercato? Il mercato è il luogo dove domanda e offerta si incontrano, creando scambi di qualsiasi natura. Cosa sono domanda e offerta? Esistono molte definizioni, a noi basta sapere che la domanda è la richiesta che i
cittadini fanno al mercato, l’offerta rappresenta invece è quello che si offre per colmare la richiesta fatta ad un determinato prezzo. Molto spesso si commettono errori di interpretazione, comem quando si parla del lavoro. La domanda è rappresentata dalle aziende che danno lavoro, mentre l’offerta dai cittadini che vogliono lavorare. Quindi quando diciamo: “ho fatto domanda di lavoro!” si cade in errore, perché in realtà stiamo facendo un’offerta di lavoro. Quali le cause della crisi, che parte di mercato ha intaccato? La crisi si è verificata nel mercato della domanda. Scendendo la domanda, l’offerta ovviamente ha dovuto adeguarsi. Da questo adattamento è dipesa l’intera crisi. Per capire meglio proporrò di seguito un esempio pratico. Abbiamo una fabbrica di giocattoli e vendiamo 100 giocattoli al mese. Ogni mese 10 bambini in più vogliono quei giocattoli, dovremo adattare l’ azienda a produrne 110, poi 120 etc. Per fare questo, abbiamo bisogno di risorse di ogni tipologia, sia di materie prime che nuovi lavoratori, al fine di garantire una fornitura adeguata alla richiesta (domanda). Nel momento in cui la richiesta torna ad essere di 100, come possiamo riadattare la nostra azienda alle vecchie produzioni? La risposta potrebbe sembrare molto semplice, in realtà non è facile come immaginiamo. Perché non basta ridurre i costi? Non è sempre così, molte aziende han dovuto adattarsi ad una domanda sempre crescente, passando da produzioni di 8 ore a produzioni senza sosta di 24 ore al giorno. Questo ha previsto l’acquisto di macchine in grado di poter esaudire la domanda del mercato, cioè la richiesta di quel determinato bene. Alcuni di questi macchinari hanno una resa solo se sfruttati a regime. Alcuni impianti importanti della nostra zona, ad esempio, lavorano a temperature altissime e, solo dopo aver raggiunto una determinata temperatura sono in grado di procedere con la produzione. L’avviamento del macchinario è molto dispendioso, quindi alcune aziende al calare della domanda si sono trovate in difficoltà, in quanto era assolutamente impossibile adattarsi al mercato, non potendo mantenere gli stessi prezzi, considerando il fatto che fermare l’impianto avrebbe previsto per un nuovo avviamento ingenti costi, dovendo aumentare i prezzi e rimanendo così fuori mercato. Per le aziende che han fatto questi errori di valutazione è stata la fine. Con loro tutti i lavoratori che sono rimasti a bocca asciutta. Cosa significa rating, e come funziona? Il rating è un voto espresso in lettere da aziende specializzate in valutazione. Hanno una scala di valutazione che si esprime in 10 giudizi circa. Queste aziende stabiliscono la validità e il valore dell’azienda presa in esame in base agli investimenti effettuati. Attualmente stanno diventando famose e importanti da quando hanno iniziato a declassare (abbassare il voto) banche e titoli di Stato. La Grecia, ad esempio, era passata da un rating BAA1, qualità medio-bassa, a un valore di Ba2, area di non investimento. Questo ha portato a far salire notevolmente i tassi di interesse a livelli altissimi, in quanto è aumentato il rischio di non avere in dietro i soldi investiti. Più è alto il rischio e più gli interessi sono alti. Va detto che rappresentano un pericolo perché si attiva la cosiddetta speculazione, dove l’acquisto del debito potrebbe essere fatto a scopi prettamente speculativi. Possiamo fidarci delle aziende di rating? Consideriamo che sono aziende private a tutti gli effetti, e quindi hanno come scopo utili e crescita come tutte le aziende. Lavorano solo su commissione. Nei prossimi mesi assisteremo ad attacchi tra i massimi esponenti dell’Europa e le agenzie di rating ritenute causa della crisi, anche se in realtà non è proprio così. Le maggiori agenzie di rating sono americane, ma sono geografi camente anche in Francia e Inghilterra. Va inoltre considerato che l’abbassamento di rating della zona euro potrebbe portare ad abbassare il valore dell’euro rispetto al dollaro. Ciò sicuramente potrebbe essere inquadrato come un’arma nei confronti di un euro ancora forte rispetto alla moneta americana. Considerando tutte queste opzioni ognuno può crearsi la propria visione.