“Ho vissuto otto anni a Bergamo e ho visto altre realtà. Questo mi ha formata e convinta della territorialità dei circoli” Natalina De Iuliis, presidente circolo Pd di S.Nicolò, descrive una frazione popolosa come S.Nicolò – così come Villa Pompetti, Villa Falchini, S. Atto – “praticamente invisibile per la pubblica
amministrazione”. “Credo che il circolo Pd debba essere megafono della quotidianità, parlare con la gente e fare da tramite con le istituzioni. Questa convinzione unitamente alla mia innata curiosità e voglia di fare mi hanno indotta qualche anno fa ad entrare attivamente in politica, anche se in casa mia la politica si è sempre respirata. Il fratello di mia madre era Bruno Chiavone, fucilato nel 1944 dai tedeschi in ritirata, mio padre era sindaco. Ho una visione diversa da altre donne della politica, vivo per esempio le ‘quote rosa’ non come un’umiliazione o una forzatura, ma come una grande opportunità. Abbiamo esempi importanti come la Finlandia o la Norvegia, dove inizialmente si è imposta la presenza minima di donne in politica, e oggi si ha addirittura una predominanza rispetto agli uomini”. Forse le donne hanno bisogno di imparare a ritagliarsi spazi per la politica così come per i molteplici aspetti del quotidiano. “Sono stata presidente del consiglio d’istituto nella scuola di S.Nicolò, istituto comprensivo più grande del comune di Teramo. Purtroppo, le scuole qui nascono con un handicap di fondo: non hanno la palestra. E’ un problema di base da risolvere. Si sta formando un comitato di quartiere per denunciare lo stato di degrado della zona Peep, anche per lo stato della scuola. Abbiamo già scritto al sindaco Brucchi lamentando la situazione che da residenti ci preoccupa molto. Vi è inoltre una pista ciclabile che ormai i nostri figli chiamano ‘la strada della paura’ considerando un vero atto di coraggio attraversarla di notte. Chiediamo nuovamente alla PA di intervenire tempestivamente, per ristabilire una necessità primaria, in una zona popolosa e già con tante necessità, senza ulteriore aggravio o sottrazione di quel poco che c’è”.