La bicicletta è passione allo stato puro, oggetto fedele per i cicloamatori come è fedele la circonferenza al cerchio.
Per la legge del contrappasso, però, il velocipede è muto alla fatica e sordo al richiamo di gambe desiderose di ossigeno, specialmente in salita. In quei momenti non c’è niente da fare per chi pratica questo sport sanamente senza pastrocchi chimici. Spesso è necessario staccarsi e guardare chi è più in forma diventare un puntino sempre più piccolo per poi dissolversi dietro una maledetta curva che ti fa perdere anche il contatto visivo.
Ci sono poi cicloamatori che anche se hanno superato gli ‘anta’, almeno in pianura possono ancora dare filo da torcere ai migliori.
Alcuni di questi, assieme a Michele Scarponi –quarto all’ultimo Giro d’Italia- si sono ritrovati sulle strade di Nereto in un caldo giovedì settembrino per il primo Trofeo Acciaroli, organizzato dal Gruppo ciclistico di Corropoli, affiliato UISP.
Nato dalla volontà dello sponsor stesso e di Fabio e Italo Lelii, il tracciato piuttosto pianeggiante di 17 Km da ripetere 5 volte, ha incoronato il russo Dimitri Nicantrov, ex professionista.
Secondo Roberto Pasqualini, terzo Gianni Luzii.
Bartali diceva che non sono i tracciati a fare la durezza di una corsa, ma l’andatura dei ciclisti.
Così è infatti stato, perché i 158 partenti si sono sfidati subito all’arma bianca; a metà corsa è rimasto avanti un gruppo di 47 uomini che, dopo scatti e contro scatti, ha subito varie scremature fino a rimanere in tre, che si sono giocati la vittoria. Tra le donne la vittoria è andata a Sandra Piccioni, seconda Mara Rapagnà.
Per Luciano Rabottini, la Val Vibrata è “un territorio vincente” per il ciclismo, peccato che –come al solito- Italo Lelii abbia affermato a chiare lettere come molte iniziative siano state stroncate sul nascere per la mancanza di fondi.
Un po’ di rito le dichiarazioni del dopocorsa; per il vincitore “Siamo andati sempre ‘a tutta’, è stata una bella gara e sono contento di avere vinto”; per Michele Scarponi “E’ stato un piacere aderire all’iniziativa, anche perché i cicloamatori sono l’anima di questo sport”.
Fuori dal coro il terzo classificato: “Sono soddisfatto, ma io sono un amatore veterano, qui mi sono dovuto confrontare con un ex professionista! Il ritmo, poi, è stato sempre elevatissimo”.
Purtroppo non è detto che nel 2011 questa bella corsa abbia un seguito; alla domanda Italo Lelii ha risposto con un laconico “Speriamo”.