Nemo profeta in patria”, dicevano i latini. Prendiamo per esempio il caso di Luca Marconi, 26enne teramano, una lunga gavetta artistica alle spalle nonostante la giovane età. Il cantante attore ha debuttato a settembre all’Arena di Verona con il musical “Notre-Dame de Paris”, per la regia di Gilles Maheu, testi di Pasquale Panella e musiche di Riccardo Cocciante. Non il primo teramano a calcare uno dei palchi più ambiti, a dire la verità.
Già il 18 luglio di quest’anno su quel palco era salita la band teramana degli Ex.Wave per aprire il concerto dei Deep Purple. Chapeau. Tornando a noi, Luca ha vestito i panni del personaggio narratore Gringoire, uno dei sette protagonisti dell’opera di Victor Hugo, con il gravoso compito di aprire l’intera opera, introducendo con la sua voce tenorile la drammatica storia di Quasimodo, il gobbo del campanile, ambientata nella Parigi gotica del 1482. “Pochi secondi prima di entrare in scena per la prima delle tre date – racconta il cantante teramano con un pizzico di tremore nella voce – ricordo il brusio chiassoso dei dieci mila spettatori fattosi improvvisamente silenzio granitico allo spegnersi delle luci. Ho calcato la scena con il cuore in gola, ho chiuso per un istante gli occhi e ho iniziato a cantare con tutto me stesso. Da lì in poi sono andato dritto come un treno, fortunatamente senza intoppi. Una sensazione che difficilmente potrò dimenticare”. Il musical prodotto da David Zard, o come preferisce defi nirlo lo stesso Cocciante “opera popolare”, è senza alcun ombra di dubbio uno dei più grandi successi di questa stagione teatrale, in Italia come all’estero. Dopo la prima al teatro Regio di Parma, dal 28 settembre al 9 ottobre, l’opera sarà di scena al Teatro Arcimboldi di Milano. E poi altre località, altre date che inaugureranno un nuovo tour invernale. “Questa è senza ombra di dubbio la mia grande occasione – ammette con un pizzico di imbarazzo Luca – . La mia prima esperienza nel ‘giro che conta’. Il Notre-Dame che stiamo portando in giro nei migliori teatri italiani è spettacolare sotto ogni punto di vista, scenografi co e musicale. Ogni volta che interpreto ‘Luna’, l’aria sul fi nire del secondo atto, sento che qualcosa in me viene fuori: è sicuramente il momento in cui il mio personaggio narrante entra nella storia, ed è anche quello che preferisco. Un personaggio, Gringoire, che ho apprezzato molto, proprio per il suo essere comunicativo con il pubblico. Un ruolo che mi ha messo a dura prova, ma che mi ha permesso di coniugare al meglio le mie doti vocali con quelle più recitative. E pensare che inizialmente, dopo i provini sostenuti a Napoli e poi Roma, venni scartato, salvo poi essere richiamato in ultimo per entrare a far parte di questo cast di incredibili professionisti! Strano come io, l’ultimo arrivato, sia anche stato il primo a salire sul palco, per via del ruolo che interpreto. I casi della vita. Al di là di tutto, mi piacerebbe fondare una band per incidere un disco di stampo hard rock inglese, mio genere di riferimento da sempre. Spero davvero di poter realizzare questo progetto. Tra un impegno e l’altro, non smetterò di provarci.”