Abruzzo d’Autore è un’antologia, pubblicata per Poderosa Edizioni, che racconta l’Abruzzo attraverso 11 poesie, 10 racconti e 16 immagini. Un progetto che unisce poesia, prosa e pittura. Jonathan Arpetti, David Miliozzi e Francesca Di Giuseppe, curatori del libro, hanno raccolto i contribuiti di autori abruzzesi tracciando, attraverso di loro, itinerari narrativi dove tradizione, leggenda, arte e cultura sagomano scorci di un unico paesaggio. Una lettura che si fa ancora più coinvolgente grazie alla presenza delle illustrazioni di alcuni maestri del territorio.
Gli scrittori e poeti che hanno partecipato sono: Antonio Lera, Alessia Bronico, Cristina Mosca, Domenico Cornacchia, Edda Migliori, Giulia Madonna, Maria Orlandi, Caterina Franchetta, Fabrizio Di Remigio, Francesca Di Giuseppe, Lina Fornarola, Sandra De Felice, Lucio Vitullo, Luisa Di Labio, Paris Orsini, Remo Firmani, Rosetta Clissa e Vincenzo Amato.
Giovanni Giancarlo Costanzo, Ugo Assogna, Gino Berardi, Alfredo Celli, Alfredo Di Bacco, Yuri Di Blasio, Luciano Di Gregorio, Cecilia Falasca, Marco Fattori, Giuseppe Liberati, Lucio Monaco, Ottavio Perpetua, Alessandro Piccinini, Lucia Ruggieri, Tiziano Aldo Tiberi e Loriana Valentini, sono gli artisti che hanno aderito con le loro opere.
Scopriamo qualcosa di più su Abruzzo d’Autore parlandone con una dei curatori, la giornalista e scrittrice Francesca Di Giuseppe.
Un’antologia che parla d’Abruzzo; scrittori, poeti e artisti uniti con l’unico obiettivo di raccontare la nostra regione sotto diversi punti di vista.
«È un’emozione unica anche perché è la mia prima volta come curatrice di un’opera letteraria; è un progetto unico e speciale in quanto unisce tre forme artistiche meravigliose come la poesia, la prosa e la pittura. Tanti artisti e autori abruzzesi hanno appoggiato il progetto, oltre a Jonathan e David che mi hanno dato fiducia. Insieme speriamo che Abruzzo d’Autore diventi una collana nella quale parlare della nostra regione sotto tanti e svariati punti di vista.»
Francesca, un editore marchigiano che guarda all’Abruzzo: come nasce l’idea?
«Sono grata ad Arpetti e Miliozzi della Poderosa Edizioni per avermi coinvolto in questa bellissima avventura letteraria. L’idea di Abruzzo d’Autore nasce dallo stesso principio di Marche d’Autore, di cui Jonathan e David sono i curatori, e cioè conoscere un territorio e le sue molteplici sfaccettature attraverso opere d’arte, poesie e opere di narrativa. Nelle Marche sono già al sesto volume e lo scorso anno mi hanno chiesto di aprire insieme la strada nella mia regione. Nasce così il primo volume Abruzzo d’Abruzzo con l’intento di proseguire negli anni.»
Come sta andando l’antologia?
«Molto bene, siamo molto soddisfatti e abbiamo avuto un buon riscontro dai lettori, e abbiamo in programma tante altre presentazioni. Permettimi di ringraziare gli autori e gli artisti che hanno aderito al progetto; sono tantissimi e siamo fieri del loro lavoro.»
C’è in programma un secondo volume?
«Sì, abbiamo da poco preparato il nuovo bando e invito a partecipare inserendo come tema “I personaggi” abruzzesi più o meno noti ma che stanno dando o hanno dato lustro all’Abruzzo in Italia e nel mondo. Per partecipare c’è tempo fino al 15 marzo 2025. Gli interessati possono inviare una e-mail ad abruzzoautore@gmail.com.»
David Ferrante
Scrittore e sociologo, appassionato studioso e divulgatore della cultura popolare. Ha all’attivo diversi scritti d’impronta sociologica tra i quali due monografie pubblicate dalla Tabula fati e vari saggi all’interno di collettanee edite dalla Franco Angeli, dall’Università d’Annunzio di Chieti, ecc.
Tra i suoi lavori dedicati agli aspetti magici e leggendari della cultura popolare, oltre a diversi racconti, il saggio Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno. San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese (2018-2020). È ideatore e curatore delle antologie L’Ammidia. Storie di Streghe d’Abruzzo (2019), Fate, Pandafeche e Mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d’Abruzzo (2020) e Magare. Storie di Streghe d’Abruzzo v.2.
Nel 2022 esce la sua prima silloge personale Il dolore della luce. Racconti di streghe, fantasmi e d’amore in cui reale e irreale, amore e crudeltà cercano un punto d’incontro e di fusione.