Guardando in televisione
le immagini di aborigeni
e dingo mi sono
ritrovata a pensare
che è veramente
straordinario che vi
siano cani in qualsiasi
parte del mondo abitata dall'uomo. Ma
com'è nato questo profondo e speciale
rapporto? Si ritiene che alla fine della
glaciazione l'uomo si sia trovato a
coabitare con diverse tipologie
di canidi.
Molti di questi animali sono stati nutriti e
sfamati dalle prime comunità umane grazie
ad una caratteristica comune ai cuccioli: la
neotenia. Tratti aggraziati e rotondi sono
capaci di veri e propri miracoli utilissimi
per favorire l'adozione eterospecifica,
smorzare l'aggressività e attivare l'istinto
alla protezione e alla cura.
Si ritiene che
donne e bambini furono i primi a sfamare
e a far entrare degli animali nelle loro, e
quindi nelle nostre, vite. Perché proprio gli
antenati del cane e dell'uomo hanno legato
così indissolubilmente la loro esistenza
tanto da arrivare a dormire placidamente
nelle nostre case e ad abitare nelle nostre
sempre più rumorose città? Innanzitutto
perché animali come sciacallo o coyote
tendevano ad avere legami di breve durata
se gli individui una volta giunti all'età
adulta tendevano a staccarsi dall'uomo per
vivere per conto proprio ed accoppiarsi.
In secondo luogo per le notevoli affinità
e potenzialità di comunicazione esistenti.
Uomini e lupi, infatti, hanno strutture
sociali e comportamentali molto simili.
La struttura sociale del lupo è assai
complessa gestita grazie ad un alta
gamma di espressioni facciali e posture
del corpo. I licanoni, ad esempio, pur
vivendo in società complesse basano
una buona parte della comunicazione sul
rigurgito di cibo, peculiarità di certo non
molto affine a quella della controparte
umana. Naturalmente perché un animale
sia reso "domestico" deve perdere la
tendenza a reagire con comportamento
difensivo a ciò che non gli è familiare
(persone diverse, territori diversi o
esperienze traumatiche). Esemplari che
possedevano tali caratteristiche furono,
così, avvantaggiati poiché risultavano più
accattivanti e facilmente gestibili. Questi
caratteri ereditari vanno evolvendosi
nel corso delle generazioni in una specie
animale a se stante: il cane.