Si è aperto con la musica del sassofonista Franco Ferretti , il premio “Una vita dedicata alla politica” in onore di Remo Gaspari. La manifestazione, tenutasi presso la sala consiliare del Comune di Sant’Omero, ha visto la presenza di numerose personalità del mondo politico, militare e culturale. A presentare
l’iniziativa il sindaco Alberto Pompizi, il presidente della commissione del premio, Vittorio Amadio , e il fondatore dell’associazione “Figli illustri d’Italia e nel mondo”, Mario D’Arcangelo. Quest’ultimo ha aperto la manifestazione presentando la figura dello statista abruzzese ripercorrendone brevemente la lunga carriera. «Il premio – ha spiegato D’Arcangelo – nasce dalla volontà di premiare i personaggi più rappresentativi del nostro paese. In particolare, il riconoscimento che oggi consegneremo al figlio dell’onorevole, il prof. Lucio Anchille Gaspari, stimato chirurgo, avrebbe dovuto tenersi a Gissi il 5 settembre 2011. Purtroppo però, la morte improvvisa di Remo Gaspari ce lo ha impedito». Attraverso i numerosi interventi si è voluto fornire un ricordo del politico, dell’uomo e dell’amico Remo Gaspari. Pompizi ha ricordato con stima il prezioso ruolo di Gaspari nell’inaugurazione dell’ospedale di Sant’Omero. L’avvocato Eugenio Galassi invece lo ha definito un «anticipatore, il protagonista della stagione di progresso del nostro territorio». Antonio Tancredi , presidente della Banca di Teramo, si è soffermato sul suo «valore politico, sociale e culturale. Era una personalità di grande statura. Interessato sin dal primo momento della sua elezione a risolvere i problemi di una regione che al tempo era una tra le ultime dell’Italia centromeridionale facendone una delle prime». Ricorda poi i «momenti drammatici durante l’emergenza della Valtellina, quando, chiamato in sostituzione di Zamberletti, fu accolto da fischi e critiche, anche la stampa gli diede contro. Poi, però – ha continuato Tancredi – risolta l’emergenza fu salutato da applausi». L’on. Alberto Aiardi menziona il «rapporto che aveva con tutti, anche con la gente» e, soprattutto, il «rispetto che ha sempre dimostrato anche negli scontri politici». A concludere la cerimonia il figlio, Lucio Achille che, nel ritirare il premio, ha invitato la politica attuale a ispirarsi ai principi del padre. «Una politica che metta al primo posto non gli interessi personali ma quelli del territorio, attraverso la cooperazione di tutti e la giusta valutazione delle potenzialità e delle intelligenze locali, soprattutto dei giovani».