Arriva dall’America una nuova pericolosa moda alimentare, che sta spopolando tra i personaggi del mondo dello spettacolo: il Crudismo o Raw Food che consiste in un’ alimentazione grezza, intatta, cruda. La spiegazione di questo stile alimentare, in realtà, non ha niente di scientifico,
ma si basa su teorie campate in aria. La riscoperta del Crudismo nell’ultimo secolo si deve principalmente a medici come H. M.Shelton. Egli sosteneva che “La vita nasce cruda, tutti i processi biologici si svolgono entro certi limiti di temperatura entro cui cellule e tessuti svolgono le loro attività vitali. Prima dell’utilizzo del fuoco, l’uomo assumeva dall’ambiente cibi crudi, e la vita passava così direttamente dal cibo all’uomo, come in tutti gli altri animali. Il fuoco con le sue seduzioni, ha generato una frattura, una separazione tra la natura (con tutti i suoi processi biochimici e vitali) e l’uomo; il fuoco cuocendo i cibi, in realtà uccide la vita dell’alimento. “Chi segue questo tipo di alimentazione crede, infatti, che il cibo per l’uomo, come quella di tutte le altre specie animali, nasca cruda e che il fuoco come strumento per la manipolazione del cibo sia un’innovazione molto recente. Dando l’impressione che si parli di un’invenzione di qualche decina di anni fa. In realtà, gli storici hanno determinato che la cottura del cibo risale a ben 400.000 anni orsono. Il crudivoro doc, inoltre, considera l’utilizzo del fuoco in cucina come un mezzo per rendere il cibo più morbido e più appetibile, ma che ne altera la struttura, coagulando le proteine e distruggendo i micronutrienti (vitamine, auxoni etc.). La cottura, in realtà, risponde a diverse esigenze: altera la consistenza e il sapore dei cibi rendendoli più digeribili; elimina batteri, virus e animali (per esempio le uova dei parassiti) presenti nel cibo; trasforma alcune sostanze tossiche rendendo commestibili cibi altrimenti nocivi per il nostro organismo. Il crudismo, dunque, è un approccio salutistico troppo semplicistico. Se tutto ciò fosse vero, l’età media dei crudisti sarebbe decisamente superiore a quella della media della popolazione, cosa che, nella concretezza dei fatti, non accade. Anche dal punto di vista della scienza dell’alimentazione, un’alimentazione crudista deve essere condannata: una dieta che i crudisti ritengono bilanciata è costituitadal 75-80% di frutta, 10-20% di verdure (molto importanti sono quelle a foglia verde) e un 5% di noci e semi; c’è, in totale, un deciso sbilanciamento a favore dei carboidrati a scapito di proteine e grassi.