In una società dove persistono molti pregiudizi sulle capacità delle donne in ambito professionale, Marisa Valleriani è l’esempio di come una, moglie e mamma, dapprima contabile in un’impresa edile e oggi imprenditrice, abbia saputo inseguire e avverare la sua ambizione più grande: gestire un’attività propria, vero laboratorio di
idee innovative al fine di creare prodotti per la casa. Così è nata Valmar, azienda con sede a Montorio al Vomano. Abbiamo incontrato questa donna di successo, affinché ci illustrasse la sua attività, ma soprattutto ci svelasse il segreto che l’ha vista passare dalla scrivania di un’azienda, dove era immersa nei libri contabili, a un palcoscenico sovra-nazionale che sta conquistando ogni giorno con i suoi prodotti. Lei conduceva una tranquilla vita lavorativa come ragioniera. Quando e soprattutto perché ha deciso di abbandonare per avviare una sua attività? Non ho abbandonato il mio lavoro improvvisamente. Tutto è avvenuto in modo graduale e senza progetti. Ogni giorno, mentre svolgevo i lavori domestici, soffrivo nel vedere il pane conservato in una busta di plastica. Per me era quasi un disagio. Ricordavo mia mamma e mia nonna che lo conservavano in un’arca di legno e pensavo che noi stiamo togliendo la dignità a questo elemento fondamentale della nostra alimentazione e della nostra cultura, soprattutto religiosa. Il pane è un elemento sacro e inviolabile, tenerlo nelle comuni e antigieniche buste della spesa o buttarlo perché ammuffito significa mancare di rispetto a noi stessi. E così ho creato il sacchetto “Fresco pane” che grazie all’utilizzo di un sistema brevettato mantiene il pane fresco e a contatto diretto con la fibra naturale, mantenendo fragranza e morbidezza per vari giorni. Da qui è partito tutto. Quella di gestire un’attività è stata da sempre la sua ambizione? Ho sempre desiderato di essere autonoma, perché ho continuamente la curiosità di scoprire, guardare avanti, voglia di fare. Dove ha trovato il coraggio in tempi così difficili? Forse quello che ci vuole è un po’ di incoscienza, ma si deve credere immensamente nel prodotto che si ha in mente. Immaginavo ogni famiglia che potesse risolvere, come me, il problema di non buttare il pane e quindi avere la mia creazione. E con il tempo ciò è accaduto, perché ho sempre più conferme, anche oltreoceano, della efficienza del mio sacchetto. Naturalmente la performance del “salva pane” è stata sperimentata e validata dal Dipartimento di Scienze degli alimenti dell’università di Teramo. Con le prove di laboratorio di un anno è stato certificato che con esso la conservazione è migliore rispetto a ogni altro metodo. Ed è nata la Valmar. E’ nata dal sacchetto “Fresco pane” ed è cresciuta grazie alle conferme di chi lo ha utilizzato che mi ha incoraggiato a pensare ad altri prodotti. I suoi prodotti nascono tutti per dare soluzione a “problemi di casalinga”, suggeriti dal suo essere donna di casa in primis e poi imprenditrice. E cosa ci dice della neonata “Stireria a peso”? Anche qui tutto è stato pensato per la donna che è sempre più impegnata, agevolando il lavoro della stiratura con un servizio veloce e in ordine. La novità è che il bucato asciugato si può portare a stirare “a peso” in modo rapido, risparmiando tempo e denaro. Questo deve essere un input per cambiare la mentalità provinciale: anche la donna ha diritto a facilitazioni che permettono di investire parte del lavoro dedicato ai mestieri di casa a se stesse e alla vita di coppia e dei fi gli. Il senso pratico, la sensibilità, l’attenzione verso le problematiche più sottili e il saper organizzare la vita familiare, caratteristiche tipicamente femminili, costituiscono quel valore aggiunto nel gestire il suo team di lavoro? Il saper organizzare casa e famiglia porta a un miglior senso pratico, che permette di organizzare con più scioltezza la vita aziendale. Ho tre fi gli e ho sempre lavorato. So quanti sacrifici comporta ed è per questo che cerco di trovare tutti i modi migliori per poter aiutare le donne di oggi. Come vede il futuro? Che ambizioni ha per la sua azienda? La Immagino in continua crescita, attraverso il potenziamento delle risorse umane con specifica formazione professionale; crescita e formazione sono inscindibili. Per quanto riguarda le ambizioni, mi concentro sempre alla ricerca di nuovi mercati. Il mio maggiore obiettivo: buona commercializzazione con selezione della clientela, soprattutto in questo periodo di crisi delle aziende. Cosa consiglia ai giovani e alle donne che hanno un sogno imprenditoriale nel cassetto, ma anche tanta paura? Di chiedere il coinvolgimento delle persone vicine. L’unione fa davvero la forza, soprattutto nella famiglia. Essere convinti del proprio progetto trasmette un entusiasmo sano che coinvolge le persone giuste. Ultima domanda: qual è il segreto nella riuscita di un progetto? L’impegno costante e il non arrendersi alle sconfitte e ai rifiuti che non devono assolutamente scalfire la bontà del prodotto e le nostre idee.