Quando si programma un viaggio e si prevede di partire con il proprio animale di affezione, è bene organizzarsi per tempo, in modo tale da poter adempiere agli obblighi sanitari richiesti nella nazione, o anche nella regione italiana dove ci si reca, e ai regolamenti delle varie compagnie di trasporto. In sintesi,
quando ci si sposta in una diversa regione o nazione è necessario: tenere presente i regolamenti interni delle varie compagnie aeree, marittime e ferroviarie; rivolgersi al Consolato delle nazioni dove si ha intenzione di andare per avere informazioni sugli obblighi sanitari richiesti; osservare le disposizioni definite dall’Unione europea. Per il viaggio in auto, l’animale va custodito in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida, appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C. Se si viaggia in aereo è bene informarsi in anticipo sul regolamento della compagnia, se consente il trasporto di animali e le condizioni di viaggio. Quando si prenota un viaggio in aereo con il proprio cane o gatto è opportuno controllare se il volo prevede scali in Paesi di transito con cambi di compagnia aerea o di velivolo, sia perché i trasferimenti da un aeromobile ad un altro possono comportare rischi pergli animali stessi, ma soprattutto perché l’animale può essere bloccato nel Paese di transito per eventuali controlli sanitari. Pertanto bisogna informarsi preventivamente sugli obblighi sanitari anche del paese di transito e non solo di quelli relativi al paese di arrivo. Analogamente, se si viaggia su navi o traghetti, è opportuno informarsi sul regolamento interno della compagnia di navigazione. Se si viaggia in treno, restrizioni e diverse modalità di trasporto sono previste a seconda del tipo di treno che si prende. Indipendentemente dal mezzo usato per il trasporto degli animali, il Regolamento (CE) 998/2003 stabilisce che cani gatti e furetti, che viaggiano nei paesi dell’Unione europea, devono avere un passaporto rilasciato dalla Asl. Il rilascio è subordinato alla preventiva iscrizione all’anagrafe canina o felina, e quindi all’applicazione del microchip da parte dei veterinari autorizzati. Il passaporto deve contenere dati anagrafici del proprietario dell’animale, numero di microchip, eventuali vaccinazioni effettuate all’animale, trattamenti contro le zecche e l’echinococco, e obbligatoriamente la vaccinazione antirabbica effettuata almeno 21 giorni prima della partenza. Nel caso di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia sarà necessario anche un test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia da effettuare nei tempi richiesti da ciascun Paese. Indipendentemente dalla meta (Italia oestero) è comunque importante proteggere il cane o il gatto dalle patologie presenti in zone geografiche diverse. In tutto il bacino del Mediterraneo il pericolo è rappresentato dal pappatacio un insetto che può trasmettere la leishmaniosi. In tali zone, è preferibile non far dormire il cane all’aperto durante la notte e distribuire antiparassitari sul pelo. Nel nord Italia bisogna proteggere il cane dalla filariosi cardiopolmonare, una malattia diffusa e pericolosa che si può prevenire somministrando al cane specifiche compresse.