Abramo Di Salvatore, avvocato, dopo quindici anni di assenza dalla scena politica e venti passati a ricoprire i ruoli di consigliere e assessore a Martinsicuro nonché assessore alla Provincia dal 1980 al 1985 con la giunta Salini, dal maggio 2007 è primo cittadino di Martinsicuro.Nonostante la “bella vittoria” però, “ci si trova ad affrontare una dura realtà”, sostiene, in un paese eterogeneo che conta
ben 17500 abitanti, tra sicurezza ai cittadini, ambiente e turismo. Sindaco, quali misure sono state prese in àmbito sicurezza, tema sempre d’attualità, per Martinsicuro?“Da quando sono stato eletto, abbiamo senza dubbio messo mano alla sicurezza del paese. Qualcosa di concreto è stato fatto con l’impiego, l’anno scorso, di forze della Polizia di Stato per tutta la stagione estiva e l’impiego quest’anno di alcuni uomini della polizia supportata dai carabinieri, a seguito dell’accordo con i comuni di Alba Adriatica, Tortoreto e Giulianova. Hanno operato in maniera meritevole e di plauso e si è percepito di fatto un maggior senso di sicurezza tra i cittadini e i turisti soprattutto, di cui quest’anno si è registrata una elevata affluenza”. Una questione di cui si sente spesso parlare, ultimamente balzata alla cronaca quotidiana dopo il taglio di alberi nella zona del Tronto, è senza dubbio quella della prostituzione.“Personalmente ho partecipato a tutti gli incontri della commissione provinciale sull’ordine della sicurezza e devo dire che ci si sta muovendo ad ampio raggio. Io stesso ho emesso delle ordinanze per arginare l’attività della prostituzione nei condomini. Per quanto riguarda gli articoli critici che sono usciti sulla pulizia di un’area verde del lungo Tronto, anche se l’area ‘colpita’ non fa parte del Comune di Martinsicuro, credo che si sia ridicolizzato un po’ l’affare dicendo che ‘per combattere la prostituzione si tagliano gli alberi’. Non è così. Mettere in ridicolo un’operazione di pulizia e taglio di sterpaglie anche per far fronte in qualche modo al problema prostituzione è poco produttivo. Dopotutto una tale questione, per la sua complessità, deve essere affrontata principalmente da un legislatore perché poco possono fare i sindaci in tal senso. L’attività della prostituzione può e deve essere regolamentata”. Quali sfide affronta Martinsicuro per il turismo?“Stiamo innanzitutto cercando di allacciare un discorso con gli operatori del settore e sensibilizzare chi affitta appartamenti ad operare nel migliore dei modi. Esiste un nuovo piano spiaggia da portare in consiglio comunale entro l’anno che darà la possibilità di creare belle strutture otre a quelle sorte di recente. Il turismo resta un discorso comunque complesso, ma credo che se riuscissimo a garantire a Martinsicuro una migliore sicurezza sociale sarebbe una importante passo avanti. Inoltre, educando i cittadini alla collaborazione e ad una maggior sensibilità nei confronti dell’ambiente possiamo raggiungere dei buoni risultati”. Come state sfidando il fenomeno dell’erosione della costa?“Siamo intervenuti con un ripascimento morbido tra la zone centrale di Martinsicuro e la frazione di Villa Rosa, grazie a un finanziamento da parte della Regione. Alla stessa Regione abbiamo chiesto 200 mila euro di finanziamento per intervenire urgentemente e rafforzare le barriere lungo la costa o altrimenti la nostra città rischia di essere inghiottita dall’acqua”. La sua opinione sulla privatizzazione dell’ospedale di Sant’Omero.“Credo che l’ospedale vada salvato per mille motivi e per evitare questa osmosi che vede l’utenza abruzzese sconfinare nelle Marche. Se la privatizzazione parziale rappresenta uno dei modi per poter salvare la struttura, a me sta bene. L’importante è che la Regione si muova in questo senso. Dobbiamo accorciare i tempi se vogliamo che l’ospedale non perda, oltre all’utenza, la sua validità”.