L’Italia non è solamente la terra di ottimi vini e formaggi rinomati in tutto il mondo. ma anche il maggior produttore mondiale del cosiddetto oro verde: il kiwi. Anche se secondo i dati dell’ultima stagione risulta un calo produttivo del 20-25%, il raccolto si è attestato sulle 447.600 tonnellate, superando di molto paesi come la Cina e la Nuova Zelanda. Il 70% della produzione italiana viene comunque esportata nei paesi dell’Unione Europea, tra cui Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi,
Belgio e Polonia. Di un certo interesse, soprattutto in prospettiva, sono alcuni paesi al di fuori dei confini europei, come Cina, Messico, Corea del Sud e Giappone, che potrebbero rappresentare ottimi mercati se non fosse per alcune barriere commerciali che non permettono una penetrazione del mercato. Si può quindi comprendere perché il kiwi sia un prodotto di grande importanza per l’agricoltura italiana e per l’intero comparto ortofrutticolo e, secondo alcuni esperti del settore, deve assolutamente essere preservato e implementato. In Italia, le regioni più produttive sono il Lazio con 149.785 tonnellate previste, il Piemonte con 128.107 e, al terzo posto, l’Emilia Romagna con 75.943 tonnellate. La varietà principale è la Hayward, una bacca ricoperta da peluria, la polpa è di un verde caratteristico, punteggiata di minuscoli semi, violacei o neri, disposti intorno a un cuore biancastro. Anche se recentemente è stato introdotto una varietà di kiwi con aroma tipo ananas. Il risultato è un frutto meno acido e più acquoso dell’originale, con polpa gialla e buccia più spessa. Il sapore ricorda vagamente quello della varietà Hayward, mentre il sapore di ananas è più marcato. Il kiwi è ricchissimo di vitamina C. Un solo frutto può soddisfare il fabbisogno giornaliero del nostro organismo. La quantità presente, 85 mg per 100 g di parte edibile, è superiore, infatti, a quella delle arance (50 mg). Grazie a questa proprietà il kiwi è molto utile per prevenire e curare raffreddore e influenza, rinforzare il sistema immunitario, combattere l’anemia e le conseguenze della dieta vegetariana, proteggere e purificare il corpo dagli effetti dei radicali liberi e dai composti chimici tossici come i nitrati, i nitriti e le sostanze chimiche prodotte nella preparazione degli alimenti e durante la digestione. Il kiwi è ricco di fibre, potassio, calcio e fosforo che svolgono un’azione protettiva sulle ossa, prevenendo o aiutando a combattere l’osteoporosi. Inoltre, la ricchezza di minerali, quali il magnesio e il ferro, e la minima quantità di sodio rendono il kiwi un vero e proprio tonico contro lo stress quotidiano, consigliato per chi soffre di un’elevata pressione arteriosa.