Enzo D’Ignazio, portavoce dell’ associazione Bella Teramo, fa sapere che si è mobilitata contro l’abolizione della provincia di Teramo. “Siamo contrari all’accorpamento delle province – esordisce D’Ignazio – sia con Pescara, contrariamente a quanto propone il sindaco di Giulianova, Mastromauro, perché non
esiste nessuna affinità nella cultura delle due province. Contrari anche all’accorpamento con L’Aquila, che ha problematiche già vastissime e diverse dalle nostre. La provincia di Teramo ha un territorio ampio che spazia dalla montagna alla costa. Come gestirebbe L’Aquila le problematiche della costa che non è avvezza ad avere nel suo territorio? Ci preoccupa, – prosegue il presidente – la sottrazione delle istituzioni e la conseguente perdita di identità dei teramani che si avrebbe nel caso di accorpamento”. Una domanda al sindaco Brucchi? “Dopo la vicenda del Teatro Comunale, e l’impossibilità di abbattere il vecchio stadio, si è convinto della necessità di chiedere preventivamente il consenso ai cittadini?”. Infine, D’Ignazio, tuona sulla poca attenzione della PA sulla sicurezza dei cittadini. “In via Muzi persiste una situazione di non messa in sicurezza (caduta di calcinacci e tegole), segnalata da diversi mesi all’amministrazione. Teramo, vede, ricorda e non dimentica. Neanche che abbiamo perso la squadra di basket, anche a causa della poca incisività dell’amministrazione”.