Rigettato dal Senato l’emendamento che restituiva (in parte) i fondi alle Province. Con questo ulteriore taglio saranno 3,7 milioni di euro in meno , solo per il 2013.
Catarra ha annunciato che farà partire i decreti ingiuntivi nei confronti del Governo per gli oltre 13 milioni di euro di credito vantati.
“Il maxiemendamento alla legge di stabilità, approvato ieri in Senato – ha spiegato il presidente Catarra – ha confermato per le Province italiane il taglio di 1,2 miliardi di euro. Nel nostro caso, dal primo gennaio avremo 3 milioni e 700mila euro in meno. Questo significa che mancano oltre 5 milioni di euro per chiudere in pareggio il bilancio. A ciò si aggiunga una pesantissima situazione di cassa per l’Ente, dovuta al fatto che in questo anno abbiamo anticipato con nostri fondi i trasferimenti dovuti dal Governo e dalla Regione e questo, se non interviene un correttivo, mette da subito a rischio la prosecuzione dei servizi, i pagamenti alle imprese e ai fornitori, per circa 3 milioni e mezzo, e gli stessi stipendi dei dipendenti provinciali. Oltre ovviamente all’impossibilità di erogare i finanziamenti ai presidi culturali che attualmente sosteniamo quasi interamente, come il Braga, per circa 600 milioni di euro”. Catarra ha stigmatizzato “l’irresponsabile comportamento del Governo, degli eletti e dei partiti”. Per salvare la cassa, l’Amministrazione ha dato mandato all’Avvocatura di predisporre un decreto ingiuntivo al Governo per richiedere il pagamento degli oltre 13 milioni di euro di trasferimenti statali dovuti e già impegnati, che insieme ai circa tre milioni di euro attesi dalla Regione potrebbero dare un po’ di ossigeno a via Milli.Tra il 27 e il 30 dicembre, il presidente convocherà i dirigenti per una ricognizione sui conti e sui servizi e per decidere le scelte da operare a partire dal prossimo mese di gennaio.Tra le scelte dolorose da compiere, c’è il futuro di Teramo Lavoro, definito “ad oggi
veramente fosco”.