Riceviamo e pubblichiamo – Vi racconto una storia passata in sordina ma che vede da molti anni come protagonisti alcuni ragazzi (diventati ormai non più ragazzi, almeno a livello anagrafico), ed ha come protagonista il LAVORO, inteso purtroppo nel senso più bieco del termine!
Chi scrive è uno dei ragazzi protagonisti di questa allucinante vicenda. Nell’aprile del 2005 sono stati assunti con un contratto a progetto della durata di 3 mesi presso l’allora TERAMO INNOVAZIONE SPA n.10 (dieci) persone. Il contratto a progetto ha avuto termine a fine giugno dello stesso anno, a metà agosto sono stati richiamati per un secondo contratto a progetto con scadenza a fine settembre. La Teramo Innovazione spa, con sede a Teramo in Via Gammarana ed una sede distaccata a S.Egidio alla Vibrata, è nata a fine 2004 grazie ad un contributo regionale iniziale di E. 2.000.000,00 (duemilioni), con lo scopo di stabilizzare tutti gli ex LSU (lavoratori socialmente utili), residenti nel territorio della provincia di Teramo. A fine 2005 c’è stato un cambio di potere al Consorzio industriale di Teramo (azionista di maggioranza della Teramo Innovazione SpA), ed è stato nominato un nuovo Commissario. Molti dei ragazzi che vi avevano lavorato fin dalla creazione della società hanno pensato bene di andare a parlare con il nuovo Commissario proponendosi per continuare il lavoro intrapreso, essendo ormai in possesso di competenze specifiche. Il Commissario ha ovviamente rassicurato i ragazzi dicendo che sarebbero stati di sicuro presi in considerazione appena ce ne fosse stata occasione. Come in ogni buona famiglia che si rispetti il risultato è stato che nessuno dei ragazzi è stato richiamato ed al loro posto ne sono stati chiamati altri per ricoprire quei ruoli in cui i ragazzi erano già preparati ed avviati (da precisare che i nuovi assunti non avevano competenze specifiche che i ragazzi non possedevano!). Nel 2007 le persone sopra elencate (tra cui io), si sono rivolte al sindacato UGL per intraprendere un’azione legale volta a tutelare i diritti lesi come lavoratori. A seguito della denuncia oltre all’iter giudiziario anche l’Ispettorato del lavoro della provincia di Teramo si è interessato al caso e, dopo aver svolto indagini conoscitive e documentali ha accertato quanto segue: 1 i contratti a progetto in realtà mascheravano contratti di lavoro subordinato, avendo le persone di cui sopra svolto esclusivamente mansioni di ufficio al posto dei progetti oggetto dei contratti; 2 tra il primo e il secondo contratto sono passati 40 giorni durante i quali le persone in elenco hanno continuato a frequentare gli uffici della spa ed a svolgere mansioni di ufficio; 3 oltre alle testimonianze esterne (ancora da verificare, essendo le cause in corso a tutt’oggi), ci sono una serie di documenti della società dove figurano nominativi e firme dei lavoratori da cui si evince che il lavoro svolto era quello d’ufficio, anche durante i 40 giorni senza contratto. A titolo esemplificativo si riportano alcuni esempi relativi ad un singolo lavoratore (che poi sarei io): Sig.******** **********:. una delega firmata dal Presidente della Teramo Innovazione spa e controfirmata dal Direttore della stessa in cui gli si affidava la gestione della cassa per le spese di piccolo importo e quotidiane (rimborsi spese, piccola cancelleria, trasferte, ecc.);. un’altra delega sempre firmata e controfirmata in cui gli si dava mandato di mantenere i rapporti con la Banca di Teramo ed effettuare tutte le operazioni di sportello utili al funzionamento della Società;. respondabile per la compilazione di tutti i mandati di pagamento effettuati dalla Società (come si evince dalle decine di mandati firmati, controfirmati e protocollati) e riguardati dall’esborso di somme per acquisti fino ai mandati per gli assegni dei pagamenti dei contratti a progetto dei lavoratori, compresi la preparazione di mandati di pagamento e assegni per i Consiglieri e per il Direttore (E. 2.500,00 netti mensili per ognuno). A distanza di 5 anni dall’inizio delle cause i procedimenti giudiziari sono ancora in corso, fatta eccezione per i 2 Sig.ri, i quali hanno raggiunto un accordo extragiudiziale con la Società. Nella sua relazione conclusiva, l’Ispettorato del Lavoro di Teramo, oltre a comminare sanzioni percuniarie avverso la Teramo Innovazione spa (adesso Innovazione spa), per comportamenti illegali verso i lavoratori, ha riconosciuto ad ognuno l’insussistenza dei progetti, il riconoscimento del lavoro subordinato, la continuità anche nei 40 giorni lavorati senza contratto. Tali relazioni, avente valore giuridico, sono state allegate e portate come prove nei procedimenti giusiziali in corso. Per tutto quanto sopra le richieste legittime dei lavoratori possono riassumersi nel pretendere:. il versamento dei contributi per tutti i mesi lavorati; . la corresponsione della differenza tra il contratto nazionale di categoria ed il compenso percepito quali collaoratori a progetto; . la corresponsione del rateo della 13° mensilità maturata e dei giorni di ferie maturati e non goduti; . i mancati stipendi non riscossi dall’inizio della causa fino ad oggi . il reintegro con la mansione riconosciuta dall’ispettorato del lavoro presso la Innovazione spa o, in alternativa, presso un Ente pubblico riconducibile ad Innovazione spa (essendo la stessa a totale partecipazione pubblica ed essendo sisusseguiti negli anni diversi soci istituzionali quali: la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo, il Parco Scientifico e Tecnologico, Consorzio B.I.M -Comune di Basciano -Comune di Campli -Comune di Castellalto -Comune di Castelli -Comune di Civitella del Tronto- Comune di Crognaleto – Comune di Isola del GranSasso – Comune di Montorio al Vomano – Comune di Morro d’Oro -Comune di Penna S. Andrea -Comune di Torricella Sicura -Comune di Valle Castellana. Organigramma di TERAMO INNOVAZIONE SPA alla data dei contratti a progetto sopra riportati (aprile/settembre 2005) . soci: CONSORZIO INDUSTRIALE DI TERAMO (51%); PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO (49%) presidente: ***********consiglieri: **********; *********** (2) direttore:************* Nel 2006 il Consorzio ha rilevato le quote del Parco Scientifico diventando con il 90% socio di maggioranza, mentre è subentrata la Provincia di Teramo con il restante 10%. Nel 2007 Teramo Innovazione spa cambia nome in Innovazione spa e subentrano come soci diversi Comuni della provincia ed Enti pubblici. Bene, siamo a novembre 2012 e non si vede la fine di questa odissea giudiziaria, e per fortuna che le cause riguardanti il lavoro hanno una corsia preferenziale e diventano subito esecutive fin dal primo grado, si ma un primo grado che dopo più di 5 anni grida ancora vendetta!!! Un ragazzo che chiedeva solo di lavorare e di essere trattato con dignità!!!