Alcuni ricercatori neozelandesi, guidati da Anower Jabed, hanno geneticamente modificato una mucca, che potrebbe essere la prima al mondo a dare latte ipoallergico. I risultati di questa ricerca, che sta creando un certo scalpore nel mondo scientifi co, sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista americana PNSA (Proceedings of the National
Academy of Sciences). La mucca Daisy, come è stato battezzato l’animale, grazie ad una tecnica denominata RNA interference, è in grado di produrre latte privo di una proteina, una β-lattoglobulina, che può innescare reazioni allergiche negli infanti. Per anni le aziende che producono formulati per l’infanzia hanno cercato di eliminare tale molecola, tramite processi di idrolisi che non risolvono però del tutto il problema. Il dott. Anower ha affermato, giustificando il suo lavoro, che “tramite tali operazioni vi può essere la perdita di sostanze nutritive. E’ quindi un modo per risolvere il problema, senza dover processare il latte ogni volta”. Inaspettatamente, durante le analisi svolte, si è constatato che il quantitativo di caseina era raddoppiato, rendendo interessante anche le applicazioni di questo lavoro al mondo caseario. Poiché la mucca Daisy è un animale di soli 11 mesi, la produzione di latte è stata indotta con l’utilizzo di ormoni. I risultati ottenuti, secondo i ricercatori, sono comunque molto incoraggianti, e la linea di ricerca continuerà, facendo riprodurre Daisy, per poi analizzare la composizione, e i quantitativi di latte prodotti, dalle sue figlie in condizioni naturali. Ma non mancano le polemiche all’interno della comunità scientifica. Infatti, se il gruppo di lavoro del dott. Anower incassa il plauso di alcuni colleghi, altri non si risparmiano le critiche, facendo notare che solo un bambino su 12 è allergico alla β-lattoglobulina. Inoltre, secondo l’immunologo Robert Wood, tale molecola è solo una delle tante che possono scatenare una reazione allergica. E mentre la comunità scientifi ca continua con il suo dibattito, all’uomo comune rimane il dubbio del sapore del latte della mucca Daisy. Infatti, secondo la legislazione neozelandese, il latte ottenuto tramite l’ingegneria genetica non può essere messo in commercio.