Alla domanda se gli uomini, pur sempre animali, sono egoisti, credo che ognuno di noi potrebbe scrivere pagine e pagine di soli esempi. Ma ci siamo mai chiesti se i nostri amici animali sono governati dallo stesso sentimento oppure agiscono sotto diverse motivazioni? Osserviamo i comportamenti di alcune specie. Prima però,
serve una definizione comportamentale dei termini“apparente egoista” e “apparente altruista”: un’entità si dice altruista se si comporta in modo tale da migliorare le condizioni di vita (le probabilità di sopravvivenza) di un’altra entità simile mettendo a rischio se stessa. Il comportamento egoistico ha effetto contrario. Siamo costretti ad usare la parola “apparente” perché è difficile stabilire i benefici a luogo termine che possono scaturire da un’azione. Atti egoistici li troviamo nei gabbiani dalla testa nera che costruiscono nidi vicini gli uni agli altri, perché questo permette di mangiare i piccoli del nido accanto, quando il gabbiano si allontana senza abbandonare il proprio, permettendo così di soddisfare sia il bisogno nutrizionale, sia quello protettivo verso la prole. I pinguini imperatori, prima di tuffarsi, attendono che altri compagni facciano il primo passo in acqua così vedono, a discapito del loro simile, se ci sono foche nei dintorni, arrivando perfino a spingersi tra loro nel tentativo che qualcuno scivoli in acqua. La mantide religiosa è invece ormai conosciuta per l’ingestione del maschio dopo l’accoppiamento. In realtà la mantide mangia la testa del maschio anche durante la copula perché l’assenza del capo non impedisce al resto del corpo l’atto sessuale. Altri esempi possono considerarsi la non condivisione del cibo, del territorio o di altre risorse. Vediamo ora, invece, casi di apparente altruismo. Un’ape ad esempio, punge i golosi del miele nel tentativo di salvare questo morendo poco dopo. Ha salvato la risorsa per la sua colonia, anche se lei non n’avrà beneficio. Infiniti esempi li troviamo nelle cure parentali, ossia quelle che i genitori, in particolarmodo le madri, effettuano sui propri piccoli. Spesso rischiano la vita per salvarli attirando l’attenzione dei predatori su di loro, fingendosi perfino feriti o malati in modo da far credere di essere una preda più facile. Alcuni uccelli infine, quando vedono un predatore dei cieli, emettono un grido tale da avvertire tutti gli altri compagni che scappano. L’uccello che ha gridato, però, attira l’attenzione del predatore su di sé, aumentando il suo pericolo di vita. I diversi comportamenti animali illustrati ci mostrano come il regno animale si muove tra un atto di apparente egoismo ed uno di apparente altruismo, ma in fondo, a pensarci bene, non sono i soli: forse in ognuno di noi coabitano un’ape e un pinguino imperatore.