Le statistiche parlano chiaro, i consumi scendono ma soprattutto è cambiato il modo di fare la spesa. I beni di prima necessità pane, pasta, zucchero comunque continuano a salire di prezzo. Nei supermercati non si incontrano più persone con i carrelli stracolmi di spesa, come invece accadeva
fino a qualche anno fa. All’uscita da un supermercato incontriamo Fabrizio, giovane di 35 anni, sposato, con un figlio. “Sono fortunato, sia io che mia moglie lavoriamo, ma il modo di fare la spesa in famiglia rispetto a qualche anno fa, quando mi sono sposato, è cambiato. Siamo sempre stati oculati in famiglia nel fare la spesa, leggiamo le etichette, confrontiamo i prezzi. Da qualche anno però siamo tornati a fare le conserve in casa e coltivare un piccolo orticello. Con le more che raccolgo facciamo le marmellate che poi mia moglie usa nelle crostate, di cui mio figlio va ghiotto! Non acquistiamo più il pane, ma compriamo la farina. Con un Kg di farina, a prezzo inferiore all’euro, riusciamo a produrre due Kg di pane, e tutti sappiamo quanto costa. In più il pane fatto in casa ha un altro sapore e si mantiene fresco molto di più. Abbiamo iniziato qualche anno fa, ricordavo che quando ero piccolo la mia mamma faceva il pane. Un giorno, esasperato dai conti, ho chiamato mia madre e gli ho chiesto quali erano le dosi e la procedura per impastare il pane. Da quel giorno a casa mia non compriamo più pane. Non me ne vogliano i fornai ma, lo stesso discorso vale per le conserve di pomodoro, i dolci, le marmellate e i sottaceti”.