Forse il termine “fenomeno” è riduttivo, forse Medjugorje potrebbe essere anche definita un’esperienza e non necessariamente legata alla fede. Medjugorje, una storia che provoca polemiche tra avversari e sostenitori. Anche la stessa Chiesa, con la
prudenza che la contraddistingue, ancora dopo oltre 30 anni, non ha ancora emesso il giudizio finale. Medjugorje (che significa “fra i monti”) è un paese dello Stato della Bosnia – Erzegovina i cui abitanti sono prevalentemente di etnia croata e professano la religione cattolica. Siamo nella Jugoslavia di Tito, solo un anno dopo la sua morte, quando il 24 Giugno 1981, alcuni ragazzi Ivanka Ivankovic – Elez, Marija Pavlovic, Vicka Ivankovic – Mijatovic, Ivan Dragicevic, Mirjana Dragicevic e Jakov Colo videro, in una zona chiamata Podbrdo, una giovane donna di straordinaria bellezza e con un bimbo tra le braccia. Ella non pronunciò parole ma fece loro solo un segno con la mano di avvicinarsi. Loro fuggirono, spaventati, sconcertati e riferirono dell’accaduto ai familiari ma non furono creduti. Questa prima fase di incredulità fu sostituita dalla consapevolezza che stava accadendo qualcosa di particolare. Il secondo giorno la Donna si presentò come Madre di Dio dicendo: “Io sono la Beata Vergine Maria”. Nei giorni successivi, i ragazzi riferirono messaggi sulla preghiera, sulla conversione e sulla pace. In seguito essi parlarono di digiuno e sacramento della penitenza. La “Gospa” non è sempre apparsa nello stesso luogo, alle stesse persone o agli stessi gruppi e le sue apparizioni non hanno sempre avuto la medesima durata: tutto dipende dalla volontà di Colei che appare. Dal primo Marzo 1984 e per tre anni consecutivi, tramite la veggente Marija Pavlovic, la Vergine Maria indirizzava messaggi principalmente alla parrocchia, ogni giovedì: erano brevi profezie ed incitazioni materne ad una salda vita cristiana. Dal 25 Gennaio 1987 i messaggi erano proclamati il 25 di ogni mese. E così continuano ancora oggi. Ma i “ragazzi di Maria” ora sono cresciuti: hanno sopportato le prime persecuzioni del regime comunista, la detenzione, le estenuanti valutazioni medico – psichiatriche, hanno parlato senza sosta ai pellegrini che invadevano la loro privacy. Essi sono ancora lì, a riferire il loro incontro con la “Gospa” che ha chiesto loro di testimoniare con generosità: Ivanka Ivankovic – Elez ha solo un’apparizione all’anno, il 25 Giugno. Ha ricevuto il compito di sostenere le famiglie con la preghiera. È sposata ha tre bambini e vive con la sua famiglia a Medjugorje; Marija Pavlovic continua ad avere le apparizioni tutti i giorni e grazie a lei la Madonna invia il suo messaggio alla parrocchia e al mondo. La Vergine le ha affidato nove segreti e le ha chiesto di pregare in particolare per i religiosi, per i consacrati e per le anime del Purgatorio. Sposata, madre di quattro figli, vive in Italia a Monza; Vicka Ivankovic – Mijatovic continua ad avere apparizioni quotidiane e anche a lei sono stati rivelati nove segreti. Il suo compito è la preghiera per i malati e lei stessa è stata colpita da mali inspiegabili che ha sopportato con serenità. Coniugata con due figli, vive in un villaggio vicino a Medjugorje; anche ad Ivan Dragicevic la Madonna appare tutti i giorni, gli ha confidato nove segreti e gli ha raccomandato di pregare per i giovani e i sacerdoti. Egli ha quattro bambini e vive negli Stati Uniti ma viaggia molto per offrire la sua testimonianza; a Mirjana Dragicevic la “Gospa” dal 25 Dicembre 1982 le appare una volta all’anno ed esattamente il 18 marzo, giorno del suo compleanno. A lei ha rivelato il decimo segreto e le ha chiesto di intercedere per i non credenti. Vive a Medjugorje con due bambine e il marito; Jakov Colo è il più piccolo dei veggenti. Il 12 Settembre 1998 gli fu affidato l’ultimo segreto ed ha un’apparizione all’anno il giorno di Natale. Con Viscka, egli è stato trasportato con il corpo dalla Madonna nell’aldilà. Ha avuto l’incarico di pregare per i malati e i giovani. Vive a Medjugorje, sposato con tre bambini.
Numerosi sono gli scettici che ritengono che Medjiugorie sia “tutto falso”, “un grande inganno”, una “messinscena”i cui protagonisti assoluti sono i veggenti stessi. Ma migliaia sono le conversioni, numerose le confessioni: Medjugorje è stata definita “il confessionale del mondo” e la presenza della Vergine è viva. Il pellegrino, credente o no, sperimenta un incontro speciale. di Clementina Berardocco