UNA NUOVA VITA PER I LEVRIERI
Era un bel giorno di primavera, c’era caldo ma io avevo freddo e tanta paura. Tutto solo in quel pozzo, con la corda che mi stringeva il collo e un enorme peso che mi spingeva sempre più giù. Perché mi trovavo li? La corda stringeva ferendomi la pelle
sottile e il dolore aumentava, ma almeno non andavo giù. Dovevo decidere se lasciarmi morire o combattere per l’ennesima volta. Ho deciso di combattere, di urlare con tutte le mie forze e attirare l’attenzione. Quando la luce è entrata in quel pozzo mille voci mi hanno avvolto, parlavano di me, la forza ritornava pian piano attraverso le mani che mi hanno preso, sollevato e liberato dalla corda. Finalmente il calore, le cure mi hanno fatto sentire importante, per qualcuno che, con gli occhi pieni di lacrime mi ha fatto una promessa. Io sono TITO, Galgo Spagnolo e la mia storia è simile a quella di tanti miei fratelli che ancora soffrono, in Spagna e non solo”. “Sono nato nella verde Irlanda. Ero un cucciolo felice con la mia mamma e i miei fratelli. Si giocava, si mangiava e si dormiva. Troppo presto ci hanno portato via dalla mamma, io sentivo di avere ancora bisogno di lei, ma pensavo che avremmo potuto continuare a giocare e invece, giorno dopo giorno i miei fratelli sono andati via e sono rimasto solo. Solo in quella gabbia, senza amore, senza gioco, mentre quell’uomo mi trascinava fuori e mi costringeva a correre. Io non ne avevo voglia, volevo giocare, ero poco più di un cucciolo! Correre, correre. Volevano che diventassi come mio padre altrimenti ero inutile, una spesa senza senso. I miei muscoli crescevano dopo ogni puntura, ma io non volevo correre, non così! Una fredda mattina di novembre ho incontrato altre persone e il sole finalmente è arrivato nella mia vita. Anche loro mi fecero una promessa, che la mia vita sarebbe cambiata. Io sono SAM Greyhound Irlandese”.
Le storie di questi levrieri sono simili a centinaia di altri animali che, come Tito e Sam, sono costretti a vivere, loro malgrado, in condizioni di grave sofferenza. Sfruttati per la caccia, soprattutto in Spagna, o le corse, in Inghilterra. Tuttavia c’è qualcosa che oggi accomuna queste storie in modo positivo: un meraviglioso tappeto rosso dove fi eri, anche se ancora spaventati, camminano verso una nuova vita e volti sorridenti e pieni di amore da dare. E sì quella promessa è stata mantenuta, da un gruppo di persone che ha dato vita a SOS Levrieri (www.soslevrieri.it) un’associazione senza fi ni di lucro che si occupa di salvare questi meravigliosi animali da una sistematica opera di sfruttamento, maltrattamento e sterminio solo per essere levrieri, senza scendere a compromessi con l’industria delle corse o i gualgueros. Per fare questo SOS Levrieri collabora in Irlanda con due rifugi indipendenti ( cioè che non vengono sovvenzionati dall’industria delle corse) quali il LIMERIK ANIMAL WALFARE e PAWS RESCUE, rifugi che ogni anno salvano centinaia di greyhound, e in Spagna con la FUNDACION ENJAMIN MEHNERT che salva migliaia di galgo. SOS Levrieri con molte altre associazioni di tutto il mondo manifesta per far conoscere la situazione dei levrieri, che sono splendidi cani da compagnia amanti del divano e non delle corse e chiedendo la fi ne del GREYHOUND RACING e della CACCIA CON I GALGO. A settembre anche a Teramo arriveranno tre di questi fortunati levrieri. Due greyhound e un galgo sono attesi dalle loro fantastiche famiglie.