L’importante è finire (e apparire)
Alla fine ce l’abbiamo fatta! Dopo 30 anni il Lotto Zero è stato inaugurato. Si è compiuta finalmente un’opera che rischia di essere invecchiata nel frattempo, tra le vicissitudini e le lungaggini che hanno caratterizzato la politica amministrativa della nostra città. E’ praticamente un’opera nata adulta, che doveva servire allo sviluppo della città. Uno sviluppo bloccato negli anni in cui poteva davvero rappresentare un’opportunità e che oggi continua ad essere bloccato dalla crisi. A consolazione e uso dei politici teramani, in preparazione delle campagne elettorali prossime venture, in cui tutti, più o meno, se ne approprieranno, a favore o contro, a seconda delle “barricate”. In compenso abbiamo una nuova farmacia comunale, a Colleatterrato, anch’essa lungamente attesa, anche se da meno tempo. Ci servirà per curare i mal di testa (o di stomaco) mentre faremo la coda alle Poste per pagare la Trise, l’ennesima tassa travestita da soluzione. Ma cerchiamo di vedere il lato buono, qualche buona notizia c’è: finalmente avremo una busta paga più pesante di 12 euro, dal prossimo anno. Servirà per rilanciare i consumi e l’economia. Cosa potremmo farci con tutta questa improvvisa liquidità? una vacanza? Un divertimento? Un vestito nuovo? Magari bianco e per andare a un ballo. Il debutto delle “debuttanti” è l’ultima novità per risvegliare gli animi depressi dei teramani. D’altra parte, se la Rai rinuncia a Miss Italia e La7 ricicla lo show della “vetrina della bellezza”, alla fine quello che conta è apparire.