da lettere al Direttore ed. 06/2011 di Arturo D’Alessandro
Cara redazione, noto con amarezza che alcuni nostri amministratori non hanno di meglio da fare che polemizzare con i cittadini invece di occuparsi dei problemi quotidiani delle persone.
Sono quel genitore che ha partecipato alla famosa gita a Trigoria e che, al ritorno da essa, ha ritenuto di dire la propria.
Il mio intento era duplice. Da un lato ho voluto far parlare della disabilita’, non come mezzo di propaganda politica, ma come dramma sociale che coinvolge i disabili e le proprie famiglie e alle quali gli amministratori pubblici hanno il dovere di dare delle risposte (forse ci sono riuscito).
Il secondo intento era del tutto collaborativo: ho solo detto loro che, quando si vuole organizzare una lodevole manifestazione come quella di cui si parla, nulla osta chiedere collaborazione agli stessi disabili o alle loro tante associazioni (che forse ne sanno piu’ di tutti quanti di come si trasportano,di quali esigenze possono avere, di che tipo di percorsi sia il caso di affrontare).
Vorrei concludere con tre domande al dott.Corona.
Perche’ mio figlio non puo’ usufruire del trasporto a scuola ( per questo motivo mia moglie non puo’ lavorare e quindi con un solo reddito la condizione economica della famiglia e’ piu’ complessa) e
perche’ sono state ridotte le ore di sostegno a scuola?
Quando e’ costato alla Provincia l’arrivo della tappa del Giro D’Italia (visto che non ci sono risorse)?
Saluti – Arturo D’Alessandro