La ricerca criminologica e psicopatologica analizzando la componente motivazionale ha individuato cinque tipologie di stalkers:
-il risentito: generalmente sono expartner che desiderano vendicarsi per la rottura della relazione sentimentale. Pieni di risentimento, poiché ritengono di aver subito un torto, si sentono autorizzati a contraccambiare l’offesa
tentando di ledere sia l’immagine della persona (pubblicazioni sul web di foto osé, ecc.) sia la persona stessa che le cose di sua proprietà (rigando l’auto, ecc.).
– il bisognoso di affetto: si tratta di molestatori il cui comportamento è innescato dal desiderio di instaurare una relazione d’amore o di amicizia di cui son convinti di aver un gran bisogno. Il rifiuto della vittima di stabilire una relazione viene reinterpretato come momentanea difficoltà della stessa a lasciarsi andare a ciò che veramente desidera (ovvero la relazione con lo stalker), questo tipo di molestatori sono frequenti nell’ambito dei rapporti professionali centrati sulla relazione di aiuto come quello tra paziente-psicoterapeuta, paziente-medico, allievo-maestro, paziente-educatore. In questi casi il paziente fraintende l’empatia e l’offerta di aiuto come segno di un interesse sentimentale.
– il corteggiatore incompetente: si tratta di corteggiatori che hanno una scarsa abilità relazionale e corteggiano in modo rozzo, ripetitivo, insistente e fastidioso. La condotta persecutoria di solito è di breve durata.
– il respinto: si tratta di solitamente di ex-partner che sono stati lasciati ed oscillano tra il desiderio di ricongiungimento e quello di vendetta per la ferita narcisistica. Solitamente presentano comportamenti insistenti e di lunga durata poiché il controllo sulla vittima garantisce, anche se in forma patologica, di tenere in vita la relazione. La perdita della persona amata è considerata da queste persone una condizione insopportabile che li costringe a mettere in atto qualsiasi comportamento, anche criminale, pur di non rischiare di perderla.
-il predatore: si tratta di stalker che desiderano avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata. La logica di questo comportamento è perversa poiché è la paura della vittima che lo eccita e lo fa sentire potente.
Emanuela TORBIDONE(Psicologa – Psicoterapeuta)