Il Consumo Dei Media Nei Minori: Rischi E Possibilità.
Questo è il titolo del Convegno di studio tenutosi il 22 Maggio 2014, nella nostra città, organizzato dall’ Istituto Comprensivo Savini – San Giuseppe – San Giorgio, in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, la Fondazione
Cassa di Risparmio e la Provincia di Teramo.
Sono intervenuti il Dirigente Scolastico Dott. Umberto La Rosa, la prof.ssa Cinzia Di Giannatale, il Presidente CO.RE.COM Italia Dott.Filippo Lucci, il prof. Andrea Sangiovanni della Facoltà di Scienze della Comunicazione UNITE, la psicologa e psicoterapeuta Dott.ssa Moira Di Luigie il giornalista Mediaset Dott.Antonio Pascotto. Moderatrice, la scrittrice Laura De Berardinis. I “nativi digitali” sono i nostri figli che nascono già immersi in un mondo informatizzato dove i media, sia mediante i canali tradizionali che la rete, costituiscono una grande possibilità di crescita ma possono anche rivelarsi fonte di rischio.
Oggi si parla di “Media Education” intesa come un’attività, educativa e didattica, finalizzata a sviluppare nei giovani un’informazione e comprensione critica circa la natura e le categorie dei media, le tecniche da loro impiegate per costruire messaggi e produrre senso, i generi e i linguaggi specifici. Nell’ I.C. promotore dell’evento, grazie al giornalino “L’Astuccio” (di cui la docente Cinzia Di Giannatale è referente ormai da più di dieci anni), diverse generazioni di alunni hanno avuto e hanno ancora oggi la possibilità di “dar voce” al loro mondo, donando spunti di riflessione al lettore. Il Dott. Filippo Lucci ha ricordato come il Comitato Regionale per le Comunicazioni(CO. RE. COM) ha realizzato e realizza progetti, al fine di proteggere bambini e adolescenti dai rischi insiti nell’utilizzo dei differenti media. A tal proposito, il progetto sui minori e il sistema dei media locali “C’era una volta un bosco di antenne” (docenti referenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione UNITE Proff. Gabriele D’Autilia eAndrea Sangiovanni) è stato utile per approfondire l’uso che i più giovani fanno dei mezzi di comunicazione, da Internet ai social network, dai videogiochi al cellulare. La Dott. ssa Moira Di Luigiha sottolineato come le nuove generazioni e non solo, possano andare incontro a dei rischi utilizzando sia i media tradizionali che la rete. I rischi riguardano la sfera dell’emotività.
La dipendenza da Internet, Internet Addiction Disorder(IAD), è un disturbo nel controllo degli impulsi: l’uso eccessivo di Internet porta progressivamente a delle difficoltà soprattutto nell’area relazionale dell’individuo, il quale viene assorbito dalla sua esperienza virtuale, rimanendo “agganciato” alla Rete. Ad esempio, ci possono essere cinque tipi di dipendenza online: dipendenza cibersessuale, ossia l’utilizzo , il commercio e lo scaricamento di materiale pornografico online; la dipendenza cyberrelazionale con un elevato coinvolgimento in relazioni virtuali che prendono il posto di quelle reali; il net gaming cioè la dipendenza dai giochi in rete (gioco d’azzardo patologico; videogame; shopping compulsivo…); il sovraccarico cognitivo che si manifesta con un comportamento compulsivo diretto alla ricerca e organizzazione di dati sul web; il gioco al computer ovvero giochi non in rete, che coinvolgono il solo individuo e vi è il rischio di tralasciare il proprio lavoro.
Il Dott. Antonio Pascotto, pur ribadendo la presenza di altri rischi come l’uso improprio dei dati o gli abusi sessuali, ritiene che sia necessario che i giovani sviluppino il senso critico per valutare i contenuti dei siti, riconoscere i possibili pericoli e sapere come proteggersi da essi. Il ruolo dell’adulto può essere sintetizzato con una parola: condividere. Esplorare con loro scoperte e potenzialità della rete, “fare insieme” in modo tale che anche di fronte ad informazioni, immagini, filmati non adatti alla loro età, l’adulto possa fungere da filtro interpretativo. La scuola, infine, può individuare le strategie educativo-didattiche più idonee a sensibilizzare minori e adulti sulle opportunità e le problematiche legate al consumo mediatico.
PrimaPagina edizione Giugno 2014 – di Clementina Berardocco