Riapre l’edificio storico dell’ Osservatorio di COLLURANIA – intervista al Dir. Roberto BUONANNO
Il terremoto del 2009 lo aveva gravemente danneggiato, poi la riforma Gelmini ne aveva paventato l’accorpamento con l’ INAF di Roma e di conseguenza la riduzione della struttura che rappresenta un’eccellenza nel campo della ricerca astrofisica. “Ma il pericolo non è scongiurato – dichiara il direttore prof. Roberto Buonanno – nello statuto dell’INAF infatti c’è ancora scritto che l’osservatorio di Teramo deve essere accorpato con quello di Roma. La decisione del CDA di sospendere l’attuazione del provvedimento, non ne ha cancellato gli effetti che tuttora incombono sull’istituto”.
La sospensione nasce dalla valutazione dell’attività scientifica del centro, che rappresenta una un’eccellenza in campo internazionale e che porta l’Osservatorio a far parte di importanti progetti di ricerca, come il progetto SKA, che prevede la realizzazione del più grande telescopio del pianeta, delle dimensioni di 1 kilometro. “ Se si pensa che gli strumento più grandi oggi in uso non superano i 4 metri di dimensione, il progetto SKA (Square Kilometer Array) e che vedrà la collaborazione di 20 paesi, se ne può comprendere l’importanza. Noi siamo pronti a difendere e ampliare le nostre eccellenze, ma ci sono altri attori che devono far sentire la loro voce – continua il prof Buonanno – le autorità locali avevano preso degli impegni, per un anno, ma l’anno è scaduto, i politici sono cambiati e ora sono i nuovi a dover fare la loro parte, mantenendo gli impegni presi”.
Questo il quadro della situazione, che sarà illustrata nel corso della riapertura dell’edificio storico e delle parti danneggiate dal sisma, prevista per il 28 giugno prossimo e a cui sono chiamate a partecipare le istituzioni territoriali, dal Comune alla Provincia alla Regione.
“ Noi stiamo facendo e continueremo a fare la nostra parte – assicura il direttore Buonanno – perché abbiamo ricercatori eccellenti, giovani e già con autorevoli successi in campo scientifico, come ad es. il dottor Gaetano D’Achille con le sue ricerche su Marte, ma anche tanti altri giovani la cui passione per la scienza, anche se a volte può essere faticosa, confermano un messaggio positivo per tutti, ovvero che < studiare con impegno e passione paga>, perché si fanno cose belle e si capiscono cose interessanti. Tuttavia questo non basta – conclude il professore – se il territorio, poi , non difende e valorizza i suoi tesori e le sue eccellenze”.
Messaggio chiaro quello del direttore, che il 28 giugno solleciterà tutti i partners a fare la loro parte, se vogliamo continuare a… “riveder le stelle”
PrimaPagina edizione Giugno 2014 – di Mi.Ca.