LA TEAM
Non c’è pace in via Delfi co, nella sede della partecipata teramana che gestisce i rifiuti (e tanto altro ancora) della nostra città. Ne ha passate tante, ma la chiarezza
è ancora di la da venire. Ora la sua parte privata è sotto il controllo di un custode giudiziario, ultima spiaggia di una innumerevole serie di azioni confuse e insensate, ma ancora nel tunnel in cui non si intravede alcuna luce. L’ultimo episodio, in ordine di tempo lo ha segnalato il locale M5S che in un duro comunicato ne denuncia “la totale opacità,. bilanci invisibili e oscuri, siti internet privi di tutti i dati obbligatori per legge. La società Teramo Ambiente, tra la commozione dei contribuenti – si legge nel comunicato – ha inserito il primo dato nella nuova area internet dedicata alla trasparenza. Infatti nell’area costi contabilizzati compare l’unico, storico dato inserito, un sonoro, chiarissimo boh! Costi contabilizzati: boh!” Alla faccia della trasparenza.
LA RUZZO RETI SPA
Altro “fiore all’occhiello” della teramanità di stirpe democristiana è la società che gestisce l’acquedotto del Ruzzo. Tutti i presidenti che si sono succeduti negli ultimi anni hanno abbandonato l’impresa di far luce sull’ente gravato da un debito milionario (70 milioni complessivi). Il “ rischio default” non è mai cessato anche se si alterna a tentativi di cogliere le potenziali positività. “Se il presidente Forlini pensa di portare i libri mastri in tribunale – dichiarava l’ex presidente Ciapanna – sbaglia di grosso, perché la Ruzzo reti è un ente che produce reddito”. Mentre l’attuale presidente confessa “una situazione difficile, peggiore di quanto potesse immaginare” ma al contempo dichiara di stare facendo “sforzi immensi”. Intanto bisogna fronteggiare l’emergenza estiva con la sorveglianza dei depuratori della costa, per non compromettere ulteriormente la stagione balneare, e quella idrica, per il mancato completamento del potabilizzatore di Montorio, sempre per incrementare i serbatoi rivieraschi. A Teramo, insomma neanche l’acqua è trasparente.
PrimaPagina edizione Luglio 2014 – di Antonella Lorenzi