PARLA A PRIMAPAGINA:
“Una Giunta disgiunta quella teramana dove è palese la mancanza di coesione peraltro già preannunciata all’indomani delle elezioni del giugno scorso”.
Da quelle premesse scaturirebbero infatti i “mal di pancia” di questi giorni, che vedono “l’un contro l’altro armati” gli appartenenti allo stesso schieramento, ovvero la maggioranza che regge le sorti (alquanto instabili) dell’attuale sindaco. “ Ho solo fatto dei distinguo, come già in passato quando ero assessore al bilancio, in modo tecnico e pertinente essendo questo il mio mestiere”. Così Dodo Di Sabatino, sull’accesa discussione in consiglio comunale per l’approvazione del bilancio. “ Un bilancio che ha come unica attenuante quella di essere stato preparato in soli 4 mesi, troppo pochi, per poter procedere a delle modifiche strutturali Il problema quindi è solo rimandato. Fra 3 mesi bisognerà affrontarlo di nuovo. Se poi lo si affronta con una maggioranza a più voci quando è più che mai necessaria una coesione totale …” . Ma non è solo il bilancio che fa discutere il mondo del centro- destra teramano. Anche l’esito delle elezioni provinciali ha avuto delle ripercussioni sulla dialettica interna. “Quello che sta accadendo è figlio di scelte da fine impero – insiste Di Sabatino – ma chi parla di fine dei partiti non crede di aver contribuito ad indebolirne qualcuno? “
Le scelte “incriminate” secondo l’ex vice sindaco vanno dalle nomine della nuova Giunta comunale alle candidature provinciali. Le prime hanno visto disattendere diverse aspettative tra le quali proprio la presenza in Consiglio comunale di rappresentati della sua lista, portatrice di un considerevole numero di consensi che ha permesso al sindaco uscente di guadagnare il secondo mandato. “Una lista di frontiera – conclude Di Sabatino – che ha saputo attrarre anche una parte degli elettori di sinistra, senza i quali non sarebbe stato facile vincere al ballottaggio, ma umiliata da scelte sconsiderate”. Le seconde riguardano le divergenze,sui candidati alla presidenza della provincia, tra i due maggiori esponenti politici teramani, che ne hanno determinato la sconfitta elettorale.
27.10.2014 – PrimaPaginaWeb.it