Teramo ha la sua statua di Garibaldi. L’opera è stata inaugurata da poco tempo presso la rotonda della Madonna delle Grazie. Il sindaco Brucchi ha dichiarato al riguardo che il capoluogo aprutino “era una delle pochissime città che non ne aveva una”. D’altronde, è evidente come “l’eroe dei due mondi” abbia soggiornato e pasteggiato in moltissimi posti della nostra bella e cara Italia. Sono pochi i luoghi in cui non ci sia un monumento, per l’appunto, o una targa che ricordi “
qui dormì Garibaldi”. Un po’ come l’auto di Formula 1 di Gilles Villeneuve che si ritrova ad ogni museo Ferrari sparso nel mondo. Subito si sono scatenate fortissime polemiche. Secondo alcuni concittadini, il noto Giuseppe era un autentico reazionario anticlericale, sicché quella statua posta proprio lì, poco distante da una chiesa, non sta bene. Articoli sui giornali, interviste in tv, a fronte di un problema come questo, un alieno che arrivi a Teramo per la prima volta potrebbe ritenere che non abbiamo nulla a cui pensare. Fermo restando che effettivamente il sito scelto non è granché perché le rotonde dovrebbero servire a snellire il traffico aiutando la visuale e non coprendola, in realtà è suffi ciente voltare lo sguardo da ovest a est per capire che problemi ce ne sono, eccome. Basta passare dinanzi alla scuola Noè Lucidi alle otto del mattino o all’ora di pranzo per vedere come il traffi co sia mostruoso. Sarebbe forse suffi ciente allargare il marciapiede prospiciente tale istituto per consentire alle numerose auto delle mamme di non posteggiare con le quattro frecce in mezzo alla strada. A suo tempo – spiegò il Comune- la parte riservata ai pedoni fu rifatta in quel modo proprio per non consentire la fermata dei veicoli. Visto che però le auto si fermano lo stesso in terza fi la e che in quella scuola vanno bambini ancora troppo piccoli, sarebbe suffi ciente un parcheggio “breve sosta” per salita e discesa alunni negli orari d’ingresso ed uscita. Considerando poi che tra le tredici e le quattordici si riversa in quel raggio di pochi metri un fi ume di avvocati e lavoranti del tribunale, dell’agenzia delle entrate, della conservatoria dei registri immobiliari e di chi esce dal centro città… Si vede quindi come sarebbe il caso di occuparsi di ben altro, non di questioni abbastanza inutili riguardanti un “Garibaldi anticlericale”.