La Caritas diocesana di Teramo-Atri da anni opera all’interno della nostra società con l’obiettivo di fronteggiare le differenze e le emarginazioni che essa produce. La sua matrice cristiana–cattolica la porta ad avere le braccia aperte verso gli ultimi, di qualsiasi razza e religione. Le ingiustizie della nostra società induce un numero di persone, ogni anno maggiore, a rivolgersi ai suoi servizi.
La risposta al bisogno, tuttavia, cerca sempre di non essere semplicemente materiale. Infatti, alla base di tutto c’è l’ascolto. Della persona, della sua storia, facendo un po’ proprie le sue diffi coltà, accogliendole pienamente. Questo il punto da cui partire per costruire un rapporto di reciprocità e fi ducia. Non per nulla il servizio principale della Caritas è il “centro di ascolto”. Certo non mancano coloro che, nella loro situazione di povertà, hanno imparato a muoversi con astuzia per ottenere il massimo da ogni possibile aiuto. Qui, la povertà materiale, in genere vissuta per la maggior parte della vita, ha generato anche una povertà interiore. Non per questo però può essere condannata e ignorata. Molte e diverse, quindi, sono le situazioni in cui devono intervenire gli operatori Caritas. La loro diffi coltà maggiore, però, è quella delle risorse da poter distribuire tra le centinaia di casi che si propongono ogni anno. Le loro fonti sono la Curia, Caritas italiana, donazioni e offerte che vengono lasciate, sempre più di rado. Il focus di questo mese vuole dare visibilità a questa importante istituzione, che lavora perché la nostra società non lasci indietro nessuno. Ne presenteremo i suoi servizi principali e il lavoro che gli operatori svolgono. Con la speranza di suscitare quante più domande possibili nella coscienza di coloro che vogliono una società migliore e contribuire a renderla tale.