SALVATORE ANGELOZZI, campione di salto triplo e recordman abruzzese

IL SALTO RECORD DI SALVATORE

Giovanissima promessa teramana dell’atletica leggera, ma dall’alto del suo metro e novanta di altezza vanta già uno storico record.

Ha solo 15 anni (ne compirà 16 il  prossimo 16 gennaio) Salvatore Angelozzi. 

Ai Campionati Italiani Cadetti (Under 16) di atletica leggera, che si sono svolti nelle giornate di sabato e domenica 10-11 ottobre a Sulmona, nella gara di salto triplo ha vinto l’oro con la misura di 14,05 metri, registrando il nuovo record regionale di categoria e quattordicesima prestazione italiana under 16 di tutti i tempi.

Anche il precedente record gli apparteneva già da pochi giorni. Tre settimane prima lo aveva stabilito a Campobasso con 13,84 abbattendo il precedente che resisteva da circa 20 anni.  

Il  suo allenatore, il prof. Claudio Mazzaufo, coadiuvato da Marco Di Marco, racconta di una gara emozionante perché particolarmente difficile da affrontare: “ lo svolgimento delle gare è  stato travagliato perché tormentato dalla pioggia , con  le pedane  allagate e rese scivolose.

La gara è stata anche temporaneamente sospesa proprio per questi disagi , che hanno preoccupato tutti gli atleti presenti”. Il prof. Mazzaufo è lo scopritore di questo giovanissimo talento teramano dal fisico imponente,  ma anche “straordinariamente veloce – dichiara l’allenatore – e questo è un connubio davvero raro in atletica”. La gara ha visto un testa a testa tra Salvatore e Alessandro Amadio, veneto, che aveva già realizzato un risultato importante con un sorprendente 13,94 metri.

Il triplo salto maschile è una disciplina atletica dagli alti contenuti agonistici nella quale Salvatore Angelozzi ha infilato la “migliore serie di salti della sua giovanissima carriera agonistica: 13,83, 13,89, 13,78, 13,09, 13,44 e infine il record di 14,05 –continua il professore – un risultato frutto di un lungo periodo di preparazione in cui Salvatore si è impegnato con grande disciplina e sacrificio, nonostante la sua giovanissima età”.

Salvatore oggi frequenta l’Istituto Tecnico Industriale di Teramo  e ha incontrato il suo allenatore alla scuola media, ma in realtà  le loro strade si erano già sfiorate  diversi anni prima,  quando nonna Graziella, per aiutare la giovane mamma Martina, portava con sé al lavoro il piccolo Salvatore,  di pochi mesi. Nonna Graziella lavorava nella palestra dell’indimenticato prof. Pino Pecorale,  frequentata dal prof. Mazzaufo  “e tra gli scambi di saluti – ricordano sia il professore che papà Mario e mamma Martina– le dicevo che il piccolo, chissà, avrebbe potuto un giorno fare atletica. La signora Graziella rispondeva compiaciuta che il nipotino aveva tutte le potenzialità per diventare un atleta  visto che il suo papà era molto alto e aveva un fisico adatto allo sport”. 

Così papà Mario e mamma Martina hanno favorito in Salvatore la passione iniziata come un gioco,  oggi  diventata una bellissima realtà e con un promettente futuro sportivo.   Chissà se nonna Graziella lo  aveva immaginato!