Il quadro delineato dal presidente provinciale di Federalberghi epresidente regionale dei giovani albergatori Gianmarco Giovannelli non è incoraggiante: il fenomeno rischia di mandarei n fumo il lavoro del comparto economico abruzzese, vero volano dell’economia regionale. In regione, come ha spiegato più volte la Fiba Confesercenti, l’erosione della costa
“sta diventandoun problema serio e le mareggiate stanno ulteriormente peggiorando la situazione”. Secondo Fiba-Confesercenti, “bisognacreare una sinergia fra le Regioni del Medio Adriatico, per fare frontecomune e mettere in atto una strategia contro l’erosione.
Un intervento solo in una regione può arrecare danni alle zone limitrofe: è pertantoutile arrivare presto a un incontro fra gli assessorati competenti di Marche, Abruzzo eMolise per individuare una strategia comune”. “Al di là di ciò che è avvenuto il 6 aprile – spiega Giovannelli -, che rimanel’emergenza primaria, non dobbiamo dimenticare, se parliamo di rilancio dell’economia regionale, che la priorità assoluta è quella di combattere i fenomeni che minacciano lo sviluppo del c ompartoturistico. Anni fa, col g o v e r n o Pace, presentammo una relazione geologica con la quale dimo s t r a m m o che non è più possibile intervenire sulla costa in maniera rigida e a macchia di leopardo, perché si va a perpetrare una vera e propria aggressione rivolta ai tratti di spiaggia meno interessati dal fenomeno dell’erosione. E’ necessaria una soluzione simultanea ed immediata”. E ancora:“A causa delle frequenti e forti mareggiate, sono arretrate decine di metri di litorale. Si tratta di un fenomeno che persiste da diverso tempo e relativamente al quale non si è mai agito con la giusta strategia. Non è un dato che ci deve servire a foto grafare il momento, ma a farci considerare che in futuro, se non agiamo tempestivamente, la spiaggiaper come la intendiamo ora non ci sarà più”. Quale la soluzione, quindi? “La Regione – dichiara Giovannelli -,insieme con l’assessorato ai Lavori pubblici e con il Demanio, deve immediatamente pensare ad una strategia di interventi. Di recente l’assessore al Turismo, Mauro Di Dalmazio, ha presentato uno spot post-terremoto che recupera in via ottimistica l’immagine dell’Abruzzo. Dobbiamo capire che l’emergenza erosione richiede azioni immediate. Non si può più aspettare. Basta fare un giro da Martinsicuro fino all’ultima spiaggia d’Abruzzo per avere un quadro chiaro della situazione. Non possiamo aspettare che scompaiano altri tratti di spiaggia. E non è più possibile intervenire a macchia di leopardo, perché così da un parte si risolve e dall’altra si aggrava. Chiedo quindi che si impianti una commissione tecnica sull’erosione per bloccare questo fenomeno che mina pesantemente l’economia abruzzese. Si tratta di un vero e proprio terremoto marino, senza con questo voler mettere in secondo piano l’emergenza aquilana. E’ drammatico pensare che tra qualche anno ci troveremo di fronte all’impossibilità di recuperare decine di metri di litorale”.