“Quasi” cinquant’anni, laureato in economia e commercio alla Luiss di Roma, Vanni di Giosia, imprenditore e attuale presidente del Rotary club di Teramo dice di se stesso: “Ho avuto la fortuna di avere come compagni di università Gianni Chiodi e Carmine Tancredi,due amici cari, ma dopo la laurea ho deciso di proseguire l’attività di famiglia piuttosto che optare per la professione di commercialista”. Per circa 20 anni ha affi ancato il papà, poi ha proseguito
nella sua attività imprenditoriale con la ferma convinzione che dal passato, dalla tradizione, si può trarre un valore che aggiunge al presente e consente di progettare il futuro: “Come imprenditore sento l’importanza del contenuto del passato come risorsa per scegliere e costruire il futuro, perché solo nella consapevolezza di ciò che si è o di ciò che si è stato, si può avere la giusta ambizione di realizzare desideri e obiettivi.” Com’è avvenuto l’incontro con il Rotary? Il club di Teramo ha una tradizione che dura da oltre 50 anni, quindi è una tradizione importante. Ne ho sentito il “peso” quando ho assunto la presidenza. E’ un club service, cioè i suoi contenuti sono portati dai soci. In pratica, dovrebbe essere lo specchio della società, in cui tutte le espressioni professionali che la compongono dovrebbero trovarvi spazio nelle forme migliori . Quando si parla di service si intendono interventi sul sociale, sulla cultura, rapporti internazionali, ma il Rotary è anche amicizia, eticità nei comportamenti sociali e professionali. Vorrebbe e dovrebbe essere portatore di buon senso, soprattutto in un momento come questo in cui se ne avverte il bisogno. Quali sono gli ambiti o le iniziative che vi vedono coinvolti? Per sfatare il mito che i clubs non si riuniscono solo per mangiare (anche se una riunione conviviale predispone più serenamente alla ideazione di eventuali interventi), ma per dare luogo ad iniziative socialmente utili e importanti. Quattro anni fa, per esempio, progettammo il restauro del crocifisso ligneo che di recente è tornato ad essere esposto al duomo. Un’opera d’arte di un valore artistico anche superiore alla stima precedente il restauro. Nell’ultimo anno , in diversi appuntamenti, abbiamo cercato di attirare l’attenzione e stimolare la rifl essione su diversi aspetti della cultura, dell’economia, delle domande sociali, abbiamo parlato di enogastronomia di qualità attraverso alimenti fondamentali come l’olio, il pane e il vino prodotti nel nostro territorio. Con l’ Inner wheel club e il colonnello Massimo Morico abbiamo parlato di meteorologia e di come questo argomento stia diventando un ulteriore motivo di stress nel nostro quotidiano. Di come il tempo infl uenzi l’economia e il mercato anche solo attraverso le previsioni, determinando l’andamento dei consumi di determinati prodotti, così come abbiamo stimolato rifl essioni sull’importanza di una risorsa primaria come l’acqua. Tutte le nostre iniziative hanno lo scopo di indurre la società alla rifl essione. Oltre alla divulgazione, in quali altre forme si esprime l’attività del club? Abbiamo donato alla città una statua dedicata al multiculturalismo, La sua collocazione però non aveva suffi cientemente stimolato l’attenzione sul tema. Su suggerimento di un famoso urbanista, abbiamo fatto spostare la statua in un luogo più idoneo a trasmettere il messaggio che il monumento doveva evocare, e cioè l’integrazione, il coesistere di multiformi aspetti sociali. Oggi si trova nei giardini Ivan Graziani, luogo frequentato da mamme, bambini, anziani, persone a passeggio che ne possono cogliere il senso di socializzazione, di partecipazione, di condivisione. A Natale abbiamo deciso di donare al reparto di pediatria e neonatologia dell’ospedale di Teramo un respiratore neonatale e a breve pubblicheremo un bando per un premio di laurea universitaria. Il futuro è dei giovani, e se ne riusciamo a promuoverne la crescita e i principi etici, possiamo garantirci il futuro. Inoltre, ogni due anni organizziamo un forum sull’economia teramana. Verso aprile parleremo di economia, ma anche di cultura e turismo. A proposito di economia, cosa ci aspetta secondo lei? Il futuro è nell’innovazione, ma non solo tecnologica. Innovazione è anche il comportamento virtuoso che genera altri comportamenti virtuosi. L’esempio è il messaggio “tutti abbiamo una funzione sociale importante”. Per questo, se riuscissimo a “seminare” comportamenti etici, facendo bene il nostro lavoro, metteremmo in moto meccanismi positivi che si ripercuoterebbero inevitabilmente su tutta la società. Questi sono i principi del Rotary, condivisi dall’imprenditore che è in me.