La notizia è di quelle che fanno la felicità dei contribuenti: due comuni che si uniscono, risparmiando sulle poltrone di sindaci, assessori e consiglieri. A superare i soliti italici campanilismi ci stanno pensando i due sindaci di Alba Adriatica e Tortoreto, Franchino Giovannelli e Generoso Monti, di schieramenti
politici opposti. Ora si vuole trovare un nome che accomuni entrambi: dal macchinoso Tortoralba al più poetico Alboreto, la contesa è aperta. Se ne parla da molto tempo, ma pare che la cosa si faccia in tempi relativamente brevi. Il primo cittadino di Tortoreto, che ha lanciato tre mesi fa assieme al collega quella che sembrava solo una provocazione, ha dichiarato: «E’ stato uno scellerato chi nel 1956 ci ha divisi. Abbiamo un bell’entroterra entrambi, due spiagge favolose, due lungomari contigui». Invero non tutti sanno che questi due comuni una volta erano…uno solo. Secondo il sindaco di Alba, nel 1956 furono “i notabili” a volere la separazione. Tuttavia si parla nelle cronache anche di piccoli tumulti i piazza. Infatti Alba era una frazione di Tortoreto abbastanza autonoma, con la banca, le poste, negozi, la stazione ferroviaria inaugurata appena due anni dopo l’unità d’Italia nel 1863. Una San Nicolò ante litteram. Da allora le spinte autonomistiche di questo grande e sparuto popolo diventarono sempre più forti. A periodi di apparente quiete seguirono anche scioperi, occupazioni delle rotaie e via sfasciando. Il 27 novembre 1945, mentre l’Italia era intenta alla ricostruzione senza soldi, con tanta fatica e qualche speranza, non si trovò niente di meglio da fare che costituire un comitato per la “tutela degli interessi di Tortoreto stazione”-all’epoca si chiamava così- e nel febbraio successivo venne inoltrata domanda al Ministero degl’Interni per diventare comune. Con la solita mancanza di prevedere il futuro che ha sempre contraddistinto i nostri politici, venne bonariamente concessa l’istituzione del comune di Alba Adriatica il 14 luglio 1956. A distanza di 55 anni si è ora pensato a riunirsi. Giovannelli, tra l’altro residente a Tortoreto, ha inoltre dichiarato che “già stiamo allineando la cosa pubblica e la gestione amministrativa al nuovo modo di concepire il territorio”. Anche per quanto concerne a stagione estiva si sta pensando di fare un cartellone unico. Uno a uno e palla…al ministero.