Anziano non è sinonimo di “vecchio”, anzi spesso sono proprio i giovani ad essere stanchi, sfaticati ed avvizziti dal tempo che non hanno. Mancanza di idee e di vitalità che invece riscopriamo spesso negli anziani. L’incontro con il cav. Antonio De Padova, presidente del Centro sociale diurno per anziani, ne è una
dimostrazione. Allegro, pieno di idee e tanta voglia di fare smorzati dalla mancanza di spazio ed opportunità. “Il centro- racconta il cavaliere- viene fondato nel 2005 e nel corso del 2008 si è spostato in via Antica Cattedrale per una sistemazione provvisoria. Purtroppo, ciò che doveva essere temporaneo è durato e perdura fino ad oggi: tre piccole stanze per complessivi 70 mq circa.” Suffi cienti per incontrarsi, leggere quotidiani e periodici o giocare a carte in compagnia di coetanei, ma decisamente pochi per organizzare altro. “Le idee non mancano. Oltre a un’area di lettura vorremmo aprire una sala biliardo e adibire uno spazio come zona ristoro, organizzare serate danzanti, pranzi sociali e gemellaggi con altri centri, ma per fare ciò necessitano di almeno 200 mq di spazio fruibile. Quello che ci dispiace è che spesso si parla di attenzione alla terza età, ma con tanti edifi ci sfi tti non si riesce a trovare un’adeguata sistemazione per il nostro centro. E dire che per sistemare, rendere fruibili e a norma alcune stanze basterebbe investire solo qualche decina di euro”. Lodevole la decisione di ampliare e migliorare i servizi offerti dal centro ai propri iscritti. Tesserati che, purtroppo, da 120 sono celermente scesi a 80. “La motivazione è facilmente intuibile. Anche organizzare gemellaggi con altri paesi è impensabile. Il nostro impegno resterà massimo, anche se al momento l’unico che abbiamo è mantenere puliti e decorosi i locali del circolo.”