A Castelli il magico connubio tra musica e maioliche. In uno scenario di rara bellezza naturale alle pendici del Gran Sasso, nella suggestiva cornice della Vecchia Bottega Maiolicara di Castelli , il 31 agosto scorso, si sono esibiti gli artisti del Jazz quartet : Gianluca Caporale al sax, Dario Di Giammartino alla batteria, Edmondo Di Giovannantonio al basso e Arturo Valiante al piano, a cui si è unito, come ospite del quartetto, il giovane Matteo Di Leonardo con la sua chitarra elettrica. Gli artisti si sono cimentati in un vasto repertorio di pezzi noti, alternato ad improvvisazioni che hanno letteralmente incantato il pubblico accorso numeroso per assistere alla performance. Il concerto dei jazzisti teramani si è svolto presso la bottega di arte della ceramica di Antonio Di Simone, che già da anni promuove, insieme al padre Vincenzo, il nostro territorio ospitando presso il suo antichissimo laboratorio, l’unico nel paese sottoposto a vincolo della Sovrintendenza ai beni culturali, concerti e mostre. In questa occasione La Vecchia Bottega Maiolicara ha inaugurato anche uno spazio per le degustazioni di prodotti tipici della nostra regione curato da due giovani esperte dell’arte culinaria teramana, Maria Scarponi e Federica Di Nicola. “Suonare in questa cornice così suggestiva- ha affermato Arturo Valiante – è stato come partecipare ad un evento in cui si sono fusi i piaceri del gusto, dell’udito e della vista. Esibirci in questo luogo ci ha permesso di provare sensazioni che difficilmente si possono sperimentare in città. Per me, in particolare, è stato un ritorno ad alcune esperienze di vita trascorse proprio qui, in quanto la mia famiglia è originaria di Castelli”. Ci si potrebbe chiedere come sia possibile coniugare l’arte figurativa della maiolica con la musica: “E’ semplice- continua Valiante- essere ospitati nella bottega di un artigiano è stato come toccare con mano la fusione tra queste due forme d’arte: noi plasmiamo note come Antonio e Vincenzo plasmano l’argilla e realizzano così i loro manufatti. Anche noi musicisti siamo artigiani”.