A circa tre anni dal lancio del satellite GAIA, dopo mille giorni di operatività, il 14 settembre scorso è stato pubblicato il primo catalogo di osservazioni: più di un miliardo di stelle, il maggior catalogo astronomico mai realizzato. La durata prevista della missione è di 5 anni, ma i dati resi pubblici già dimostrano una accuratezza eccezionale, tanto da superare le performances finali del satellite del suo predecessore Hipparcos.
Il successo dell’evento, dimostrato anche dall’enorme numero di accessi all’archivio on-line (più di 10000 solo nel primo giorno), è un buon viatico per il prosieguo della missione che prevede di arricchire annualmente l’attuale catalogo con gli indici di colore, le velocità radiali ed infine le distanze degli oggetti osservati. Scopo principale della missione è ricostruire la storia della formazione e dell’evoluzione della Galassia. Il contributo dell’INAF-OATe riguarda il trattamento delle sorgenti presenti in campi stellari densamente popolati, come si verifica osservando nella direzione del disco e del bulge della Galassia. In particolare, il personale dell’Osservatorio di Teramo si occupa della elaborazione ed implementazione di algoritmi per la precisa determinazione della luminosità di ogni singola stella osservata, sottraendo la componente di contaminazione dovuta a tutte le altre sorgenti circostanti nonché al background. Inoltre il working group dell’INAF-OATe ha collaborato alla creazione di una lista di circa 200 stelle standard, appositamente osservate da terra, per la calibrazione assoluta del sistema fotometrico del satellite GAIA, che è alla base del catalogo appena reso pubblico. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina web dell’Osservatorio Astronomico di Teramo, all’indirizzo http://www.oa-teramo.inaf.it.