Il passo felpato del disagio felino può diventare molto assordante per chi ha orecchie attente per udirlo. Non potendo esprimersi a parole, madre natura ha donato ai gatti metodi molto efficienti per poter comunicare e manifestare così non solo gioia e felicità, ma anche stress e disagi. Il comportamento esploratorio del gatto può suggerirci eventuali paure, ansietà, depressioni e sindromi come l’iperattività o la privazione sensoriale. L’osservazione
di altri comportamenti come quello alimentare, eliminatorio,di aggressione, di marcatura e molti altri, ci aiutano a ottenere un quadro generale del gatto e l’identificazione del suo stato d’animo. L’orario di assunzione del pasto, ad esempio, indica uno stato ansioso se avviene durante le ore notturne, così come un appetito bulimico con assenza di sazietà è un fattore di iperattività. Le eliminazioni inappropriate delle deiezioni all’interno dell’abitazione, oltre che nella lettiera, possono avere diversi significati, dalla posizione della lettiera non corretta, alla presenza di sostanze profumate in questa, alla sovrappopolazione.Il luogo di riposo e la sua durata possono suggerirci se il nostro gatto è ansioso, se non è correttamente socializzato agli esseri umani o ad altri animali presenti nel suo territorio, se è depresso o iperattivo. Basterà osservare se il gatto assume un comportamento di aggressione quando ci si avvicina al suo luogo di riposo, se questo è difficilmente accessibile, se dorme su luoghi alti oppure bassi, se dorme meno di otto ore al giorno o più di quindici, se dove dorme ci sono graffiature, etc. Questi e molti altri sono i segnali che i nostri amici gatti inviano a noi umani per comunicarci il loro disagio. L’occhio attento e amorevole del padrone saprà individuare i vari comportamenti del suo gatto anche se, a causa del legame sentimentale dovrà essere attento nell’osservare il più oggettivamente possibile il suo amico per non sottovalutare determinati campanelli d’allarme o, al contrario enfatizzare comportamenti normali.