VIBRATA FIUME DEI VELENI

vibrata, fiume dei veleni

Denuncia del Wwf  sulla politica di gestione delle acque. Il torrente Vibrata è in condizioni pessime dal 2004, non è una novità. Eppure l’argomento torna alla ribalta e il Wwf, puntuale nelle segnalazioni e nell’ attività, porta avanti la “causa”. Augusto De Sanctis, referente acque del Wwf Abruzzo, fa il punto della situazione.

E’ stato presentato un accurato e circostanziato esposto alla Magistratura al culmine degli ormai noti eventi accaduti lo scorso mese di agosto. De Sanctis ricorda che già da tempo il Wwf segnalava la situazione drammatica del Vibrata, ma anche di altri corsi d’acqua, illustrando in maniera dettagliata come gli scarichi fognari non trattati non solo inquinino le acque, ma siano tra le cause più frequenti di enteriti virali. Nel dossier presentato alla magistratura,  l’associazione pone anche l’attenzione sulle strutture connesse alla depurazione delle acque, investimenti nel Servizio Idrico Integrato e pianificazione nella politica di gestione delle acque. Il responsabile del Wwf Teramo, Pino Furia, precisa “Per quanto riguarda gli investimenti, ricordiamo come una quota parte della tariffa dell’acqua che pagano tutti i cittadini deve essere obbligatoriamente accantonata per gli investimenti. Dai dati della stessa regione Abruzzo emergono enormi scostamenti tra investimenti programmati dagli Ato e interventi realmente realizzati, dell’ordine di decine di milioni di euro per il solo Ambito Teramano (per la precisione 35,2 milioni di euro negli anni 2002-2006). Quali sono le cause connesse ai minori investimenti? Quanto denaro è stato effettivamente accantonato dalle tariffe riscosse dalla società di gestione e come è stato speso?” Giriamo queste domande alla Ruzzo Servizi, che certamente saprà risponderci.  In realtà lo stato del Vibrata avrebbe richiesto interventi non solo ordinari ma straordinari, motivati dalla forte criticità in cui versa il corso d’acqua”. Alla magistratura e agli enti il Wwf ha chiesto di valutare se questa situazione  anche in ragione della conclamata esistenza di situazioni di potenziale pericolo per la salute della popolazione, ggiunge Augusto De Sanctis: “Bisogna lavorare per individuare responsabilità e punti di criticità. In ogni caso riteniamo ancora più grave il fatto che gli innumerevoli allarmi che abbiamo lanciato in questi anni proprio sulla situazione del Vibrata siano caduti nel vuoto. In questi mesi, nel silenzio di amministratori abbiamo dovuto contrastare il tentativo dell’assessorato ai Lavori Pubblici della Regione di varare un Piano di Tutela delle Acque del tutto inaccettabile perché permetteva deroghe su deroghe, anche per il Vibrata.