Ascoli Piceno – Il caporal maggiore Parolisi, convocato in procura per l’interrogatorio sulla morte della moglie, si avvale della facoltà di non rispondere. Accompagnato dai suoi legali Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, è giunto ad Ascoli Piceno, in via Angelini sede della procura, intorno alle ore 16.
Ad accoglierlo c’era un gran numero di curiosi e giornalisti, i quali gli hanno posto diverse domande senza ricevere alcuna risposta. In procura i pm Umberto Monti e Ettore Picardi hanno mostrato a Salvatore Parolisi e ai suoi avvocati tutte le prove che, secondo l’accusa, portano a ritenere il caporalmaggiore responsabile dell’omicidio della moglie. Parolisi ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. “Ci siamo avvalsi di questo strumento perché si sarebbe trattato solo di ripetere le stesse cose” – affermano i legali dell’uomo, che successivamente ha lasciato il palazzo di giustizia. Diverse le incongruenze contestate dai pm, a partire dalle testimonianze dei presenti il 18 Aprile a Colle San Marco, i quali affermano di non aver visto la famiglia Parolisi nel parco. Gli inquirenti attendono i risultati definitivi dell’autopsia e, se verrà stabilito che Melania è stata uccisa nel bosco di Ripe di Civitella, l’indagine dovrebbe passare di nuovo alla procura di Teramo.