Il “sonno” della ragione che ha immobilizzato Teramo negli ultimi 20 anni sembra proprio che stia finendo. Abituati come siamo alla lentezza e all’inerzia della politica amministrativa che ha tenuto in ostaggio questa città, fino ad ora, facciamo quasi fatica a riconoscere che qualcosa di nuovo si muove e anche con tempistiche adeguate al momento storico. L’assessore Valdo Di Bonaventura, un pezzettino alla volta, sta cambiando il volto, devastato dall’incuria, dalla mancanza di mezzi e di idee, della nostra “casa” comune. Dalla Villa Comunale al parco Fluviale, alle edicole fatiscenti, al restauro di Porta Reale, ogni mattina fa il suo giro di perlustrazione, rimuove rifiuti di incivili maleducati concittadini e con una dose infinita di volontà se non di mezzi, fa la sua parte per riportare bellezza dove può. Come diceva Madre Teresa di Calcutta ogni piccola goccia contribuisce a riempire il mare. Della Villa Comunale intende completare il processo di recupero e abbellimento con il restauro di alcuni monumenti simbolo della città e riportare alla completa fruizione la pinacoteca. Il Parco fluviale ha visto la riparazione dei ponticelli, l’installazione di nuove staccionate sui sentieri, la ghiaia fine sui percorsi, la potatura delle erbacce e dei prati, la fontanella all’inizio del percorso sul Tordino , “ma ce ancora molto da fare – afferma – a cominciare dal ponte di collegamento tra i due percorsi, quello sotto il tribunale, che è chiuso perchè presentava punti troppo fragili e ammalorati, potenzialmente pericolosi. Mi piacerebbe poter fare di più, ma i mezzi a disposizione non sono sufficienti, allora bisogna ingegnarsi e fare di necessità virtù”. E così inizia con il dare il buon esempio, sorvegliando le aree a rischio vandalismo, come il sito archeologico di Piazza Sant’Anna “che ho dovuto chiudere con un cancello per evitare i danneggiamenti notturni di persone incivili. Per questo sono stato biasimato da qualcuno che ha voluto solo strumentalizzare un’azione volta solo alla tutela. Infatti apro e chiudo personalmente quel cancello ogni mattina ed ogni sera, così come cerco di pulire i punti più offesi dalla maleducazione di chi li fruisce – aggiunge l’assessore- cerco innanzitutto di dare il buon esempio”. Ma tra gli impegni che intende portare a compimento c’è anche il restauro di Porta Reale, l’ingresso di Interamnia, e il recupero del sito archeologico antistante: ” lì c’è il problema di un piccolo fabbricato usato per l’attività di autolavaggio che va rimosso, ma prima bisogna riallocare l’attività. Ci sto lavorando – conclude Di Bonaventura. Insomma con questo passo, il cambiamento si vede.
Mira Carpineta