Clamorosa svolta nelle indagini sul delitto di Melania Rea. Nella giornata di venerdì 15 luglio la procura di Ascoli Piceno ha emesso una richiesta di misura cautelare nei confronti di Salvatore Parolisi accusato di omicidio volontario aggravato. La richiesta ora è nelle mani del Gip Carlo Calvaresi
il quale una volta controllati tutti i dati dell’inchiesta, prenderà la decisione che potrà portare all’arresto del militare. La richiesta di misura cautelare, giunge dopo una ricca acquisizione di elementi fondamentali per le indagini anche grazie alla ricostruzione dell’aggressione compiuta giovedì nel bosco delle Casermette con l’utilizzo di fotografie a grandezza naturale. Sono risultate decisive le due autopsie che il medico legale Adriano Tagliabracci ha eseguito sul corpo della giovane donna. Secondo gli inquirenti, Melania Rea sarebbe stata uccisa all’interno del bosco delle Casermette intorno all’ora di pranzo in una fascia oraria che va dalle 13.40 alle 14.40, quindi per ora viene esclusa la possibilità che i due si trovassero insieme a Colle San Marco quel giorno. Questa tesi verrebbe confermata dalle dichiarazioni dei testimoni che il 18 aprile erano presenti sul pianoro e che non hanno mai visto Melania Rea nel parco insieme al marito. Molto amareggiati gli avvocati del caporalmaggiore i quali hanno affermato che Parolisi è sbalordito da questa giustizia “colabrodo”.