Circa 500 interventi e 10mila prestazioni ambulatoriali ogni anno; aumento del ‘day surgery’ (chirurgia di un giorno) rispetto ai ricoveri ordinari.
Sono i numeri del reparto di ortopedia dell’ospedale di Giulianova, che al di là della quantità si sta mettendo sempre più in evidenza sotto il profilo della qualità.
A dirigerlo c’è Sergio Callipo, nato 58 anni fa a Salsomaggiore “ma da madre giuliese”, come tiene a sottolineare lo stesso medico.
A sottolineare il livello elevato delle prestazioni, in particolare quelle chirurgiche, sono soprattutto i pazienti, i quali hanno messo in atto una sorta di tam-tam che si è tradotto con una netta diminuzione dell’esodo verso altre strutture sanitarie, la cosiddetta ‘mobilità passiva’, spesso anche fuori regione.
“Dopo l’incidente in moto mi hanno trasportato all’ospedale di Giulianova dove mi hanno riscontrato delle bruttissime fratture” riferisce Valter Catarra, ex presidente della Provincia di Teramo “in molti, tra i miei amici, mi hanno telefonato sconsigliandomi di farmi operare a Giulianova, offrendomi anche varie alternative. io non conoscevo il dottor Callipo, ma mi è bastato parlarci per rendermi conto di essere di fronte a un medico assolutamente in grado di gestire la mia difficile situazione. E oggi, a distanza di sette mesi, devo dire di non essermi sbagliato in quanto l’intervento chirurgico è stato portato a termine in maniera eccellente, anche a detta di molti esperti”.
“Ortopedia di Giulianova è un reparto di frontiera, soprattutto durante il periodo estivo interviene Antonio Norante, anche lui operato da Callipo per una brutta frattura riportata a seguito di un incidente in autostrada – ma nonostante ciò le prestazioni mediche sono sempre di elevato livello così come quelle infermieristiche, fatte di sorrisi, gentilezza e disponibilità verso tutti i pazienti, senza alcuna distinzione”
“Il merito va condiviso con tutti i medici del reparto – dice il dottor Callipo – e anche con i vertici dell’azienda che hanno portato linfa vitale con l’inserimento di tre nuovi medici tramite concorso. Questo ci permette di lavorare in assoluta tranquillità, consentendo anche ad alcuni colleghi di specializzarsi in alcune patologie, effettuando interventi specifici, il che conferisce loro una manualità di elevato livello. Ormai siamo in grado di effettuare interventi di qualsiasi genere, comprese le protesi di anca e ginocchio, e con tecniche differenti in base alle necessità”.
Massima attenzione per il paziente, seguito sempre con cura. “Questo aspetto è per me fondamentale – conclude Callipo – anche perché sono finito personalmente ben sei volte sotto i ferri, quindi so benissimo cosa si prova in certi momenti”