ABRUZZO: 35 MILIONI DISPONIBILI

… PER GLI INTERVENTI

Il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, nella sua veste di Commissario straordinario delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico, ha incontrato a Teramo,

il 9 ottobre scorso, i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici dei comuni della provincia di Teramo, con l’intento di organizzare un sistema di rilevazione e di mitigazione del rischio idrogeologico che  interessi l’intero territorio abruzzese. All’incontro hanno partecipato il consigliere Luciano Monticelli e il responsabile del genio  civile di L’Aquila-Teramo. Il Commissario straordinario delegato alla mitigazione del rischio sismico, ( d. l. 24 giugno 2014, n.  91), è tenuto ad attuare le procedure necessarie alla realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico  individuati negli accordi di programma sottoscritti tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni italiane. Nell’incontro D’Alfonso ha  indicato come priorità la realizzazione di una dettagliata mappa del rischio idrogeologico dalla quale sia possibile individuare i livelli di pericolosità dei diversi territori provinciali in modo da defi nire rapidamente modalità e tempi di intervento. La nuova  Struttura Tecnica di Missione voluta da Matteo Renzi, presieduta da Erasmo D’Angelis ( già sottosegretario ai Trasporti del  governo Letta, considerato uno dei massimi esperti di corsi d’acqua in Italia), avrà il compito di mettere a punto un piano di  intervento per la difesa del suolo che metta insieme e coordini le iniziative, le risorse e gli obiettivi sparsi fra piani ministeriali e  regionali. Nella riunione teramana D’Alfonso ha invitato tutti i sindaci del territorio a presentare un quadro dettagliato delle criticità allo scopo di definire una priorità di interventi. Le risorse disponibili sono 15 milioni di euro provenienti dal passato, 20  milioni di provenienza governativa, a cui si aggiunge un finanziamento globale pari a un miliardo e 200 milioni, di provenienza Inail, che il decreto Sblocca Italia prevede per le Regioni italiane finalizzati al completamento di grandi opere da destinare a servizi individuali o collettivi. “In passato gli interventi sono stati effettuati quasi unicamente in condizioni di emergenza – ha  sottolineato D’Alfonso – ora è necessario pensare ad una diversa programmazione stilando una priorità delle situazioni più pericolose su cui intervenire”. Una volta raccolte le relazioni dei Comuni, queste saranno portate dalla Regione al tavolo della  Struttura Tecnica di Missione sul dissesto idrogeologico attivata a Palazzo Chigi. Il presidente D’Alfonso ha anche assicurato l’arrivo in Abruzzo del capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, per i sopralluoghi nelle zone a maggior rischio D’Alfonso infine ha defi nito “davvero complesse alcune situazioni di rischio che interessano il territorio abruzzese perché pericolose per la vita dei singoli e delle collettività e su queste ci stiamo adoperando”.

PrimaPagina, edizione ottobre 2014