Eccola, è lei: Alessia Morani, la Rondolina tatuata. Matteo Renzi l’ha scelta a fine 2013 come “responsabile giustizia all’interno dell’ufficio di segreteria del partito”. E anche solo questo basterebbe per non votare mai Renzi, neanche se fosse l’unica alternativa a Steve Dickart in arte Mefisto. La sua pagina Wikipedia è sostanzialmente vuota, e in questo forse le somiglia. Le sue gaffe sono tali dal renderla una Bondi renzina, con l’unica differenza che il poeta Sandro (ovviamente renzino pure lui) non era dotato di crine, laddove invece Alessia si propone a noi con un fiero fascio altero di capelli spaghettati. Crudelia Renzon Morani è una Picierno più incazzosa. Ambiziosa a caso e sempre accigliata, nonché schifata dal grillismo, soffre verosimilmente la sua condizione di renzina di terza fila. Fa parte dell’arredo dei programmi mattutini, ma non la ritengono degna delle prime serate. In passato è accaduto, ma venne dialetticamente zimbellata con agio atarassico da Massimo Cacciari. E quindi addio. Poiché al Fatto siamo house organ della Lombardi (di cui la Morani è variante mora), citiamo il più sobrio Espresso: “L’avevano fatta sparire dalle tv a fine agosto, dopo l’ennesima gaffe di fronte a un gruppo di terremotati. E invece adesso, complice forse l’avvicinarsi del referendum, Alessia Morani, 40 anni, renziana di marmoreo entusiasmo, avvocatessa del montefeltrino e vicepresidente dei deputati Pd, vive una nuova primavera catodico digitale, con la solita baldanza anche di fronte a un indice di avversione sul web (da parte dell’area grillina soprattutto) giunto a livelli massimi”. Forse è stata un’idea del mitologico Jim Messina, ma per il referendum la Morani è stata scongelata. E i risultati si sono visti. Quando c’è da sbagliarne una, la Morani signoreggia. Inciampa sui terremotati, straparla di aggressioni grilline, insulta chi non ha lavoro (“evidentemente chi è a reddito zero non è che nella vita precedente abbia combinato granché”) e giganteggia sui pensionati: “Esiste uno strumento che conosciamo poco, e che è fatto apposta per gli anziani proprietari di casa che percepiscono pensioni basse e che si chiama prestito vitalizio ipotecario”. Traduzione brutale: Pensionati, siete poveri e vi attardate a morire? Ipotecate la casa e non rompete le scatole. Si vola. Dopo le gaffe, la Morani è solita metttere la toppa peggiore del buco nella sua pagina Facebook, che vanta peraltro meno fan di Tabacci. Ancora l’Espresso: “Mentre nelle sacre stanze del Pd qualcuno si metteva le mani nei capelli, Morani ha continuato imperterrita a difendere la sua uscita, anche su Facebook e gli altri social network. Somigliando in questo caso le sue argomentazioni a quelle del berlusconiano Niccolò Ghedini, del resto avvocato pure lui, che ha sempre avuto la sublime capacità di confermare, entro la quinta riga, la notizia che tentava in prima riga di smentire”. Rondolina tatuata, Ghedini 2.0 e Bondi spaghettata: son soddisfazioni, Crudelia Morani.
di Andrea Scanzi
(da Il Fatto Quotidiano, 13 dicembre 2016, rubrica Identikit)