Il leader affronta i temi nazionali e regionali intervistato da Luca Telese neo direttore de Il Centro
TERAMO. Non solo la politica, dal campo largo e il terzo polo alle elezioni in Liguria, ma anche grandi e attualissimi temi, come la crisi di Stellantis, la decarbonizzazione e persino il nucleare, sono stati al centro del dibattito in programma la mattina di domenica 27 ottobre, a Teramo che ha visto protagonista Carlo Calenda.
La prima edizione della “Festa provinciale di Azione” si è svolta dalle ore 10.30 nel ristorante “Villa Bianca” di Villa Tofo. All’evento politico, oltre che i dirigenti provinciali e regionali del partito, presenti anche il leader nazionale e il direttore del Centro Luca Telese.
“Voglio ringraziare Alessio D’Egidio, segretario provinciale del partito, e tutta la classe dirigente teramana per l’impegno profuso per riuscire a organizzare la prima festa Provinciale di Azione. Il tema è: “Andare oltre il bipolarismo”, ovvero un momento di riflessione e confronto insieme a simpatizzanti, dirigenti, iscritti e gli esponenti di tutti gli altri partiti che inviteremo e interverranno». Queste le parole di Giulio Sottanelli, deputato rosetano di Azione e unico parlamentare della Provincia di Teramo, che spiega: «Avremmo voluto svolgere l’evento a Teramo centro ma l’assenza di locali pubblici capaci di ospitare un numero adatto di persone ci ha costretto a scegliere un locale privato, in particolare il ristorante Villa Bianca a Villa Tofo».
“È un appuntamento per noi molto importante perché conferma la presenza del partito sul territorio. Nel momento storico in cui», sottolinea il segretario D’Egidio, «non si fanno più attività di partito, Azione ripropone una conversazione con il suo leader nazionale su un tema fondamentale su cui abbiamo basato la nostra esistenza, quello dell’andare oltre il bipolarismo che, negli ultimi trent’anni anni, non ha fatto altro che creare coalizioni disomogenee».
Presenti all’evento, oltre al Sindaco Gianguido D’Alberto, il Consigliere regionale Giovanni Cavallari, l’ex sindaco di Roseto, Pagano e il Consigliere Luciano D’Amico, che ha sfidato Marsilio alle ultime regionali.
Tra i momenti più ironici, la frase: «l’Abruzzo è una regione isolata, ci si passa solo per le elezioni ma non ci viene neanche il presidente della Regione», poi plaude il “modello D’Amico” (riferito al candidato regionale della Sinistra) e lancia la proposta di Gentiloni come premier, nell’auspicata ipotesi della caduta del governo Meloni, stigmatizza la politica dello spot e dei social e ribadisce l’ambiguità sulla legge contro la GPA, che condanna, senza però condividere l’universalità del reato.