Il costituente caratterizzante delle bevande alcoliche -l’alcool etilico o etanolo- pur possedendo un notevole potere energetico (ogni grammo fornisce circa sette calorie), non è una sostanza indispensabile.
Dell’apporto calorico dell’alcool è bene tener conto in tutte le condizioni in cui è necessario limitare l’assunzione giornaliera di energia. Il corpo umano è in grado di far fronte senza danni all’assunzione di etanolo, solo a patto che questa non superi una certa quantità. L’etanolo, infatti, nel nostro organismo è metabolizzato prioritariamente e quasi esclusivamente nel fegato, a ritmi tali che un solo bicchiere di vino da 150 ml (pari a circa 13-14 grammi di etanolo) impegna il fegato per circa due ore. Evitare o limitare il consumo di alcool presenta quindi anche il vantaggio di non distogliere il fegato da funzioni più essenziali. L’abuso di alcool – sia acuto che cronico – è estremamente pericoloso in quanto, oltre a provocare dannosi squilibri nutritivi e seri rischi di malnutrizione, può creare problemi di dipendenza e di tossicità, con gravi complicazioni morbose (a carico soprattutto del fegato, del pancreas, del sistema cardiocircolatorio, dello stomaco, del sistema nervoso, ecc.) e con un aumento del rischio di sviluppo di tumori. Molto importanti sono anche le note interferenze fra l’alcool e svariati farmaci, interferenze che possono provocare reazioni indesiderate. Inoltre queste due categorie di sostanze utilizzano spesso le medesime vie metaboliche, il che rallenta la loro eliminazione, con conseguenze anche importanti sui relativi livelli nel sangue e in vari tessuti. Va anche ricordato che il vino è parte integrante della tradizione alimentare italiana, e che un suo appropriato consumo – ossia in quantità moderate e durante i pasti- sembra poter esercitare qualche effetto favorevole e anche protettivo sull’apparato digerente e soprattutto su quello cardiovascolare. Quest’ultimo effetto, secondo recenti studi, sembra dovuto anche alla presenza di alcuni componenti minori contenuti soprattutto nel vino rosso, ma anche, in minor misura, nel vino bianco e nella birra. Chi sta bene, gode di buona salute, non è obeso e desideri concedersi il piacere del consumo di bevande alcoliche, può quindi farlo, purché in misura moderata ed accorta, tenendo presente il contenuto in alcool e l’apporto calorico delle varie bevande (vedi Tabella). Consumare bevande alcoliche con moderazione può rimanere un piacere senza causare danni, e può anzi favorire -con particolare riguardo al vino ed alla birra- qualche effetto positivo. Tutto questo a patto che ci si attenga ai limiti e alle modalità di consumo suggerite.
Come comportarsi:
• Se si desidera consumare bevande alcoliche, farlo con moderazione, preferibilmente durante i pasti secondo la tradizione italiana, o in ogni caso immediatamente prima o dopo mangiato
• Tra tutte le bevande alcoliche, dare la preferenza a quelle a basso tenore alcolico (vino e birra)
• Evitare del tutto l’assunzione di alcool durante l’età evolutiva, in gravidanza e in allattamento, e ridurla nell’anziano
• Un particolare invito alla moderazione o all’astensione va rivolto a chi debba mettersi alla guida di autoveicoli o a chi, dovendo fare uso di macchinari delicati o pericolosi, abbia bisogno di conservare intatte attenzione, autocritica e coordinazione motoria
• Quando si assumono farmaci, il consumo di alcool va evitato o ridotto, a meno che non si sia ottenuta esplicita autorizzazione da parte del proprio medico curante.
APPORTO DI ALCOOL E CALORIE DI ALCUNE
BEVANDE DI USO COMUNE
BEVANDA GRADO ALCOLICO MISURA QUANTITA’ (ml) ALCOOL (g) CALORIE TOTALI*
Vino da pasto rosso 12-13 bicchiere 150 14-15 100 – 110
Vino da pasto bianco 11-12 bicchiere 150 13-14 90 – 100
Birra normale 4.5 lattina 330 11.7 112
Birre speciali 5.5-7.5 lattina 330 14.3-19.5 165-270
Grappa/Whisky/Vodka 43 bicchierino 50 17 120
Aperitivi 19-22 bicchierino 75 11-13 90-140
* comprese le calorie da carboidrati – (Linee Guida Per Una Sana Alimentazione Italiana INRAN)
dott.ssa Anna Piersanti – dietista