BTP ITALIA: ANCORA 48 ORE DI CONVENIENZA?

Il “nuovo BTP Italia” emesso il 06/03/2023, (ieri ndr), ha  visto nella prima giornata di collocamento ordini per 3,6 miliardi di euro. Un buon livello di raccolta rispetto alle precedenti emissioni.

Il BTP Italia, alla sua diciannovesima edizione di emissione, è stato pensato per proteggere dall’innalzamento dei prezzi i risparmiatori individuali, ha durata 5 anni.

Il rendimento reale minimo garantito è del 2%, (precedente emissione 2022 era dell’1,6%), a esso va aggiunta la protezione dall’inflazione, calcolata sull’indice Foi (indice Istat che misura l’inflazione rispetto ai consumi delle famiglie da un anno all’altro).

La cedola è semestrale ed è previsto anche un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028.

Il dilemma resta rispetto alla convenienza all’acquisto soprattutto su un vincolo quinquennale richiesto dall’investimento al fine di sfruttarne le piene potenzialità di rendimento.

Domanda di non facile soluzione, atteso che il prodotto è orientato alla raccolta “retail”, ovvero di risparmiatori “domestici”, ovvero famiglie, lavoratori e pensionati.

Il consiglio, in un’ottica di medio periodo, è chiaramente quello di diversificare il portafoglio titoli in modo da ottenere una composizione diversificata e ottimizzata nei rendimenti.

Inoltre bisogna considerare l’inflazione attesa, che seppur in rallentamento , grazie alla frenata dell’energia, resta pur sempre alta (9,2% a gennaio su base annua).

Bisognerebbe inoltre valutare su un arco quinquennale se la spinta inflazionistica tenderà a rallentare oppure si manterrà elevata: tale previsione diventa di difficile, se non impossibile valutazione.

Un aiuto, al fine di valutare un possibile rendimento del titolo ce lo può suggerire la previsione sull’  inflazione che la Bce prevede per l’Eurozona (anche se in realtà i prezzi italiani corrono più di quelli della media dell’area euro), tale previsione vede per quest’anno un’inflazione in crescita del 6,3%, seguito da un +3,4% nel 2024 e da un +2,3% nel 2025.

Pertanto stabilito il fisso garantito del 2% garantito nel valore solo a fine collocamento (infatti potrebbe anche aumentare in caso di massima riuscita di collocamento) il rendimento medio effettivo potrebbe aggirarsi sul 5,8% annuo, considerando che il premio finale non incide in maniera decisiva sulla decisione di mantenere il titolo fino alla sua naturale scadenza.

Però per chi è interessato all’acquisto del titolo, il tempo a disposizione è brevissimo, scadrà l’8 marzo (domani ndr), in quanto l’ultimo giorno (9 marzo) sarà dedicato agli investitori istituzionali, perciò bisogna correre, anche se, l’acquisto è semplificato grazie alle banche on-line che facilitano la compravendita in pochi click.

 

Dott.ssa Marina Marchegiani