Com’è la situazione dei servizi extraurbani che portano al mare? Quali i disagi, quali le eccellenze? Lo abbiamo chiesto ai teramani alle varie fermate, in attesa degli autobus. Quel che ne è risultato è che gli anziani della città sono i più restii a parlare dei propri spostamenti: specificano che i trasporti pubblici li prendono solo per muoversi verso i paesi dell’interno e che per andare al mare preferiscono l’automobile. Ecco dunque che le testimonianze arrivano quasi tutte da giovani e giovanissimi, maggiori fruitori di questo tipo di servizio.
Due ragazze sedute sotto la pensilina di viale Mazzini spiegano che “gli orari non vengono rispettati” e al disagio dei ritardi si aggiunga una certa mancanza di collegamenti diretti: “Preferiamo arrivare a Giulianova perchè per noi è più comodo, invece che stare ad aspettare una delle non molte corse per Roseto”. Una giovane ferma a viale Crispi lamenta il fatto che la sospensione estiva delle corse in orario scolastico abbia limitato il numero dei viaggi tra cui poter scegliere, e racconta un incoveniente capitotale: “Le coincidenze a volte non aspettano. Magari c’è un incidente lungo il percorso, si fa ritardo su un bus e l’altro parte. Una volta mi son ritrovata col freddo dell’inverno ad aspettare che qualcuno mi venisse a prendere” ancora una volta alla stazione di Giulianova.