La sterilizzazione chirurgica è un’esperienza frequente tra i proprietari di cani o gatti. Questo intervento spesso viene richiesto per prevenire gravidanze indesiderate. A volte la decisione viene presa per evitare “fughe d’amore” da cui i maschi, generalmente, tornano con ferite causate da lotte per accoppiarsi e durante
le quali possono contrarre malattie infettive contagiose, oppure, nel caso di gatti che vivono in casa, per prevenire odori sgradevoli causati dalla marcatura del territorio. Nel caso di maschi, spesso si ricorre alla castrazione chirurgica in seguito a patologie riguardanti l’apparato genitale. Per le femmine, invece, si ricorre alla sterilizzazione per dover risolvere patologie come ad esempio tumori mammari o infezioni a carico dell’utero come la piometra (infezione dell’utero che può essere letale per l’animale). In merito alla sterilizzazione delle femmine, circola l’erronea convinzione che necessiti far partorire l’animale almeno una volta prima di sterilizzarlo. Ciò non ha fondamento scientifico. E’ vero, invece, che più precocemente si sterilizza la cagna, minore sarà il rischio di insorgenza di tumori mammari. Timore frequente riguarda il fatto che dopo l’intervento l’animale possa ingrassare. Seguendo diete bilanciate e facendo regolare attività fisica, difficilmente insorgeranno problemi di questo tipo. Il consiglio è di sterilizzare la cagnetta dopo il primo calore, che si manifesta ad età diverse a seconda del cane. L’intervento va effettuato almeno dopo 2 mesi dal calore, mai durante poiché si rischia eccessivo sanguinamento intraoperatorio. Sterilizzare le cagne troppo precocemente riduce al minimo il rischio di tumori mammari, ma non permette all’animale un completo sviluppo dell’apparato genitale. Ragionevole “compromesso” sarebbe effettuare l’intervento dopo il primo ciclo estrale. Sterilizzare l’animale quando è giovane e sano, permette di non trovarsi di fronte alla scelta obbligata di dover intervenire chirurgicamente per risolvere una patologia quando questa avrà portato l’animale a condizioni di salute non ottimali. E’ un intervento divenuto di “routine”, spesso eseguito ambulatorialmente. E’ comunque un’operazione chirurgica che prevede anestesia generale e monitoraggio pre e post-operatorio. Prima dell’intervento bisogna effettuare un’accurata visita clinica per verificare il buono stato di salute dell’animale. Infine se si decide di non sterilizzare il proprio animale, occorrerà portarlo al controllo con maggior frequenza per monitorare lo stato generale di salute e gli eventuali cambiamenti. La piometra, ad esempio, si può manifestare con un semplice aumento della sete e dell’urinazione. Se si rileva una qualsiasi anomalia è bene rivolgersi tempestivamente al proprio Medico Veterinario.