CARDELLI – D’IGNAZIO: SCUOLE IN LEGNO E AL PIU’ PRESTO POSSIBILE

Gran parte del  patrimonio edilizio scolastico, per ogni ordine e grado, presente nel territorio comunale  non è a norma e qualsiasi eventuale intervento di adeguamento sismico sarebbe enormemente dispendioso e nella maggior parte dei casi non risolutivo.

I consiglieri Cardelli e D’Ignazio, in una nota congiunta intervengono sulla questione della sicurezza degli edifici scolastici , sulla disattesa programmazione di interventi necessari e con una proposta :

“Gli ultimi tremendi eventi sismici – si legge nella nota – impongono a tutte gli Amministratori  una prova di grande coraggio che non è quello di ripristinare al più presto la tanto agognata “normalità” riaprendo le scuole dopo frettolosi rabberciamenti dei danni più evidenti, bensì di trasferire tutti gli studenti presso strutture sismicamente sicure (Università, Palazzetto dello Sport, Parco della Scienza, tensostrutture…) e nel frattempo di attivarsi sinergicamente  per l’individuazione di un progetto di sostituzione immediatamente cantierabile. Le scuole in legno , riunite in due o più poli scolastici,  sono oggi la soluzione più sicura, economica, anche come risparmio energetico,ecocompatibile e di veloce esecuzione perché possono essere assemblate in due o tre mesi.

 

All’unisono chiedono  quindi che gli Enti coinvolti (Comune, Provincia, Regione) istituiscano un “tavolo” tecnico-politico permanente per la pianificazione dell’intervento e che con determinazione, anche con l’ausilio della cittadinanza, pretendano il finanziamento statale necessario. 

Nella seduta odierna della VIIIa Commissione della Camera  i due consiglieri con altri rappresentanti politici  hanno chiesto “ con forza la sicurezza delle nostre scuole e che venga preservato l’intero territorio provinciale, sia nelle frazioni montane che nei centri urbani, in modo particolare nel suo capoluogo, la città di Teramo. Che la ricostruzione sia rapida e tenga presente della posizione morfologica del territorio, nel rispetto degli studenti, delle loro famiglie e di tutto il corpo docente”.

Teramo 9 novembre 2016